• L’ex assessore regionale Ezechia Paolo Reale difende Ruggero Razza
  • Secondo Reale, sbagliato lasciare la sanità senza guida
  • La difesa, per l’ex assessore Reale, deve essere mediatica e pubblica

“Ruggero Razza sbaglia a dimettersi, è inaccettabile che la politica possa essere condizionata da un’indagine. È ora di finirla da una subordinazione che reca solo danni al paese”. Lo afferma l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Paolo Reale, leader del Centrodestra a Siracusa, dopo il terremoto giudiziario sulla sanità siciliana, travolta dallo scandalo sui dati dei contagi che sarebbero stati alterati, secondo la Procura di Trapani, per evitare che la Sicilia entrasse in zona rossa.

“No alla sanità senza guida”

Per quest’inchiesta, culminata con 3 arresti, Ruggero Razza, indagato, ha lasciato la guida dell’assessorato alla Salute, ma “in questo momento è impensabile lasciare la sanità priva della guida di chi conosce a fondo i problemi da affrontare” spiega Reale.

Giustizia lenta

Secondo Ezechia Paolo Reale, “la difesa deve essere pubblica e mediatica, come lo è stata l’accusa, e deve giungere da un’istituzione perché i fatti controversi, a prescindere dalla posizione processuale di Ruggero Razza, sono di estremo rilievo per la vita pubblica di oggi e non di quando tra anni si capirà chi ha torto e chi ha ragione (basta leggere le reazioni antimeridionali e antisiciliane sui social per capire cosa voglio dire)”.

Dimissioni sbagliate

“Le dimissioni, in questo caso, non sono un atto di riguardo istituzionale, ma, al contrario, non solo lasciano l’istituzione in grande difficoltà, ma espongono l’intero popolo siciliano a un ingiusto ludibrio” dice Reale. Che aggiunge: “Ad evitare la domanda insinuante dei cervelli a busta paga dico subito che per quel poco che conosco Ruggero Razza credo che non si sarebbe mai sognato di commettere un reato, mai e poi mai di tale disvalore etico. Ma avrei fatto le stesse riflessioni anche se non lo conoscessi affatto”.

 

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