Due dipendenti del Comune di Noto, un 58enne ed una 61enne, sono stati denunciati  dalla polizia per  abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio e maltrattamento di animali.

L’ispezione in un rifugio

Una vicenda che ha avuto il suo epilogo dopo un controllo, compiuto ad agosto, dagli agenti del commissariato, in un rifugio sanitario per cani, ricavato in contrada Volpiglia, al termine del quale gli inquirenti hanno riscontrato le pessime condizioni igienico sanitarie della struttura.

Il precedente

In realtà, il 58enne era già finito nel mirino degli investigatori, rimediando, un paio di mesi fa, una denuncia perché questa stessa struttura, secondo la polizia, era abusiva. Stesso provvedimento era stato emesso per il gestore del canile, un 43enne. In quell’occasione, secondo la Questura, il dipendente comunale avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a persona priva dei requisiti di legge per svolgere le mansioni di gestore del canile e dell’accalappiamento dei cani”.

Cani maltrattati

Dalla relazione delle forze dell’ordine, emergeva lo stato di degrado e di maltrattamento degli animali,  rinvenendo la carcassa di un cane in mezzo ad escrementi, cibo in scatola avariato e sporcizia nella sala operatoria inaugurata di recente.

Animali non tracciati

Inoltre, secondo quanto sostenuto dai poliziotti, quella verifica, compiuta insieme ai veterinari, ha permesso di scoprire la presenza di cani non registrati e la scomparsa di circa 30 animali ricoverati nella struttura tra l’aprile ed il luglio del 2021, “paventandosi l’ipotesi di abbandono indiscriminato degli stessi nel territorio senza rispettare le procedure di legge o l’altra, ancor più grave, di uccisione”.

La droga nel canile

Nel corso dell’ispezione, gli agenti del commissariato di polizia di Noto ed il personale della Scientifica, hanno rinvenuto della droga, che era stata occultata in una cassetta del pronto soccorso nella disponibilità di un dipendente del canile che si occupa del servizio di accalappiacani.

Il crack nella valigetta

Nella valigetta dell’uomo c’era l’attrezzatura necessaria per il consumo di crack: una siringa, un cucchiaio, accendini, un involucro in alluminio contenente 6 grammi di cocaina ed altra sostanza da taglio. L’uomo è stato segnalato per uso personale di stupefacenti all’autorità amministrativa.

Articoli correlati