Contro il trasferimento del Seppellimento di Santa Lucia, l’opera del Caravaggio custodita a Siracusa che dopo aver fatto tappa a Roma finirà al Mart di Rovereto, si era schierato nei giorni scorsi il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Una contrarietà manifestata, insieme alla Curia, al prefetto di Siracusa nel corso di un incontro su questa vicenda ma non tutti, nella stessa amministrazione, hanno la stessa opinione del sindaco. L’assessore alla Cultura, Fabio Granata, non ha mai fatto mistero di sostenere il prestito ma nelle scorse ore si è aggiunto Carlo Gradenigo, fresco assessore al Verde pubblico.

“Sarò un eterno ottimista ma da tutta la vicenda del Caravaggio – spiega l’assessore al Verde pubblico, Carlo Gradenigo – traggo tre cose positive: il quadro viene restaurato e pubblicizzato a livello internazionale ( in questo devo dire anche le polemiche aiutano a fare eco); abbiamo ottenuto gratuitamente una copia digitale del quadro realizzata dalla migliore ditta a livello nazionale che l’ha donata al Comune di Siracusa che potrà in futuro utilizzarla e prestarla al posto dell’originale; a dicembre il quadro tornerà finalmente a Santa Lucia, li dove è stato concepito e realizzato dal Caravaggio, con tutti i risvolti che ciò può portare in termini di turismo e recupero del quartiere se a questo saremo in grado di associare un percorso pedonale accuratamente segnalato che da Ortigia preveda il passaggio a remi per la Borgata con quella meravigliosa “gondola siracusana” che è il nostro gozzo/buzzetto”.

Sul ritorno a Siracusa del quadro in occasione della festa di Santa Lucia il parlamentare nazionale del M5S Paolo Ficara è pronto a metterci la mano sul fuoco.  “Il Caravaggio tornerà entro il 13 dicembre, il giorno della festa in onore della patrona. Ho avuto la conferma dal Fec che nei mesi passato ho interrogato più volte su questa vicenda. Come ricorderete, il Fondo Edifici di Culto è il proprietario del bene”.

A rispondere all’assessore è Giovanni Di Lorenzo, presidente di Dracma, una delle associazioni che hanno costituito il Fronte del No al prestito della tela.

“Il quadro non viene restaurato ma – dice Di Lorenzo – semplicemente pulito (forse), tanto che ancora neanche l’ICR conosce gli interventi da eseguire. La copia esatta (non fare confusione con la copia digitale), non é in alcun modo donata né alla Città né al Comune di Siracusa. È un pericolosissimo ed infido modo di fare perdere l’originalità al dipinto originale. L’unica certezza é che l’acquisizione digitale, intesa come file ad altissima risoluzione, rimarrà ad una società spagnola, non sottoposta alla legislazione dei beni culturali italiani. A dicembre (o a gennaio), tutti speriamo che il quadro torni a Santa Lucia, ma c’è già chi sta cercando il telaio sul quale era montato al Bellomo. Sarebbe, comunque, il caso, che qualche tuo collega di giunta, specialista in effetti scenici e teatrali, pensasse, non solo a parole, alla rigenerazione della Borgata”

 

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