Alle 16,20 l’opera del Caravaggio, Il Seppellimento di Santa Lucia, è entrata nella Basilica di Santa Lucia di Siracusa. Si è chiusa così la lunga telenovela sulla tela, finita in prestito tra mille polemiche al Mart di Rovereto, il cui presidente Vittorio Sgarbi avrebbe voluto trattenerla ancora, scontando, però, il no del Fec, il proprietario del bene, che ha imposto il rientro a Siracusa.
Ad attendere il Caravaggio c’erano il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, amico del noto critico d’arte, che, ha ricordato come il prestito al Mart ha consentito da un lato il restauro dell’opera e poi la sua collocazione nella Chiesa di Santa Lucia, il suo luogo naturale, visto che per anni è stata ospite della Chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo. Al Mart andrà la copia del Seppellimento di Santa Lucia per la sua mostra, quando i musei saranno riaperti. Ma la polemica non è affatto chiusa, anzi.
«Nella bella Siracusa, che non potrà festeggiare Santa Lucia – ha dichiarto con con sarcasmo Sgarbi – si affacciano sulla scala gli ultimi cretini. Invece di ringraziare chi gli ha riparato il dipinto di Caravaggio e con grande puntualità lo ha riportato nella chiesa della Borgata, continuano a insultare, impotenti e imbecilli, cercando di andare su quella cronaca che li ignora. Ho provato soltanto pietà e ho voluto dar loro, falsari e bugiardi, un ultimo schiaffo. Nella notte, sotto la pioggia, ho accompagnato il dipinto del “Seppellimento di Santa Lucia” nel macabro rito del suo trasporto. L’ho fatto salire su un camion e l’ho visto partire. Vi mando il video e le fotografie) e spero di non sentire più la voce stridula di chi per Caravaggio non ha fatto niente. La Santa a Rovereto è stata benissimo. Adesso è in pericolo».
Sulla vicenda è intervenuto il parlamentare nazionale del M5S, Paolo Ficara, autore di una interpellanza al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese ed al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. “Non tutti i passaggi dell’iter di autorizzazione del prestito del Caravaggio di Siracusa, del successivo restauro e della realizzazione della copia fedele sono chiari. Ringrazio il ministro dell’Interno per la nota con cui ha richiamato il Mart di Rovereto a predisporre tempestivamente il rientro a Siracusa dell’opera, come da accordi. Rimangono però degli aspetti da chiarire, come ho già evidenziato nei mesi scorsi. Non è ululando alla luna che si può pensare di ottenere risultati, lasciandosi trascinare in polemiche di bassa lega che distraggono dai reali punti di una vicenda che ho seguito con attenzione e in continuo contatto con il Fec, il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Siracusa”.
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