Aggressione nel carcere di Augusta dove un detenuto ha sferrato calci e pugni contro un sovrintendente di Polizia penitenziaria.

La catena di episodi drammatici nel carcere

Un episodio che si aggiunge ad altri ben più drammatici nello stesso penitenziario dove in un mese due detenuti sono deceduti in ospedale a seguito di un prolungato sciopero della fame mentre un terzo ha tentato di togliersi la vita impiccandosi. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta sui due decessi, contestualmente il senatore del Pd, Antonio Nicita, ha presentato un’interrogazione al Governo per fare luce su quanto sta accadendo nel carcere del Siracusano.

Detenuto violento

In merito all’aggressione delle ore scorse ai danni dell’agente di Polizia penitenziaria, il detenuto era stato trasferito dal carcere di Barcellona di Pozzo di Gotto (Messina) per le sue violenze contro altri agenti. “Non fa più notizia però questi episodi continuano ad accadere nello stesso silenzio di altre vicende. Mai come adesso ci sentiamo impotenti. Onore e onorati sempre di indossare una divisa che rappresenta e che serve lo Stato in modo impeccabile, nonostante tutto quello che ci accade e ci circonda” fanno sapere dalla Segreteria provinciale del Sippe.

Il garante sui fatti ad Augusta

Il neogarante della Sicilia per i diritti dei detenuti, Santi Consolo, si recherà presto nel carcere di Augusta, che ha visto due detenuti morire dopo uno sciopero della fame. “Sugli episodi molto tristi e dolorosi accaduti al carcere di Augusta – ha dichiarato il neo Garante – il mio impegno è immediato. Ho già preso contatti sia con il Provveditore a livello regionale per avere approfondimenti, che con la Direzione dell’Istituto di reclusione. Abbiamo già programmato un incontro con tutto il personale per comprendere le ragioni di un epilogo così tragico e drammatico”.

L’annuncio è giunto nel corso dell’avvicendamento con Giovanni Fiandaca. “In questi sette anni – ha dichiarato il professore Fiandaca – ho avuto modo di conoscere la realtà carceraria in tutti i suoi aspetti, anche drammatici, e da questo punto di vista mi sono anche arricchito in termini di conoscenza e anche come studioso. In termini operativi ho cercato di impegnarmi secondo le mie capacità personali e ritengo di avere dato un contributo importante”.

Magistrato in pensione, 72 anni, Consolo è stato nominato con decreto del presidente della Regione e rimarrà in carica per i prossimi sette anni. Tra i suoi incarichi è stato capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il ministero della Giustizia e nel 2014 ha svolto funzioni di procuratore generale presso la Corte d’Appello di Caltanissetta e quella di Catanzaro. È anche stato componente togato del Csm

 

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