Per il coordinatore provinciale della Cgil di Polizia penitenziaria, Giuseppe Argentino, il carcere di Siracusa è una polveriera. Negli ultimi tempi si sono ripetuti episodi violenti ai danni degli agenti, per non parlare dei suicidi o dei tentativi di togliersi la vita da parte degli stessi detenuti.

Sovraffollamento di detenuti

Uno dei problemi più evidenti, è il sovraffollamento della struttura che, stando ai dati della Cgil, accoglie “circa 650 reclusi

Organico ridotto all’osso

La Cgil ha scritto al Dap, Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, chiedendo più personale.

“Servono 50 agenti”

“Abbiamo chiesto a gran voce – spiega il coordinatore provinciale della Cgil di Polizia penitenziaria, Giuseppe Argentino –  una seria integrazione di personale presso questo istituto, ma ad oggi verosimilmente potrebbero arrivare solo 11 unità, una goccia su un mare in tempesta. La CGIL chiede che il DAP, atteso l’importanza dell’istituto che ospita non solo detenuti comuni, ma anche detenuti ad alta sicurezza provenienti da tutta Italia, integri di almeno 50 unità l’attuale personale di Polizia Penitenziaria”.

Le altre criticità

Nella relazione inviata al Dap, la Cgil della Polizia penitenziaria entra nel dettaglio delle criticità del carcere di Siracusa. “Sistema antincendio non perfettamente funzionante, vedasi a luglio un detenuto che ha appiccato il fuoco
costringendo all’evacuazione di un intero blocco. Inoltre, il sistema antincendio non era del tutto funzionante ed ancoa automazione dei cancelli detentivi al blocco 20 non funzionanti, turni doppi di lavoro per il personale in servizio, in spregio ad accordi sottoscritti con il PIL, PIR, A.Q.N., Uffici importanti quali la matricola, carenti di due unità che da tempo si sarebbero dovuto integrare ma che ancora la Direzione tarda ad inserire”