“A tutt’oggi non sono pervenute candidature relative all’avviso straordinario”. Lo scrive in una nota interna il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, in merito “alla grave carenza di organico di personale medico presso le UU.00, di Pediatria/UTIN di questa Azienda sanitaria“.

Il problema all’Utin Siracusa

Una conferma del problema fatto emergere nelle ore scorse dal responsabile della Utin di Siracusa, Massimo Tirantello, per cui non è possibile fornire assistenza per i neonati prematuri e non gravi. E così, in questa nota, per il commissario dell’Asp è “prioritario il reperimento di tali professionisti ricorrendo al reclutamento di Medici Pediatri in quiescenza, ai sensi della normativa vigente”.

L’offerta

L’incarico sarebbe di sei mesi, “prorogabili in ragione del perdurare dello stato di necessità” con 38 ore settimanali e “possibilità đi articolazione flessibile”, cioè non potranno scegliere un ospedale piuttosto che un altro. Tutto questo per un compenso di  60 euro/ora.

Cosa ha detto ieri il commissario

In merito alla carenza di medici nell’Utin, ieri è intervenuto il presidente del Consiglio comunale di Sirausa, Roberto Di Mauro che ha criticato la gestione delle risorse, chiamando in causa l’Asp. “Quelle trovate fino a questo momento si sono rivelate insufficienti perché spostare medici da una città all’altra, quando la coperta è corta, significa solo risolvere un problema per aprirne un altro e mortificare la professionalità di bravi medici che non sono messi nella condizione di svolgere, con la necessaria serenità, il loro lavoro: occuparsi della salute dei cittadini”.

“Con riferimento alla problematica inerente l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Umberto I di Siracusa si ritiene opportuno precisare che su 13 medici in organico ben 11 sono in servizio e nella Pediatria di Lentini su 10 medici in organico sono in servizio 10 medici. Alcuni di questi medici per malattia o congedo parentale non si sono presentati in servizio per cui i reparti hanno subìto una temporanea contrazione che rientrerà non appena gli stessi torneranno al lavoro”.