“Come al solito, Luca Cannata racconta dei fatti che non esistono. Quando cita me e Carta in merito alla gestione del potere al Libero consorzio mi chiedo davvero di cosa parli”.

La replica di Auteri

E’ la replica del deputato regionale della Dc, Carlo Auteri, al parlamentare nazionale di Fratelli d’Italia, che, ha attaccato sia Auteri sia il deputato Ars del Mpa, Peppe  Carta in merito alla nomina del rappresentante di Siracusa al Cda della Sac di Catania indicato dal presidente del Libero consorzio, Michelangelo Giansiracusa.

Il parlamentare della Dc ripercorre la genesi della coalizione che ha portato Giansiracusa a sedere sullo scranno più alto del Libero consorzio. ” Quello che abbiamo, invece, portato a compimento è stato un progetto politico che è sostanzialmente inedito, capace di dare spazio a tutti,  che ha coinvolto altri partiti, come la Lega, che ha avuto da noi massima disponibilità. Che si è manifestata votando i suoi candidati ma lo stesso metodo ha interessato tutti i soggetti politici di questa coalizione che si sono aiutati. Abbiamo fatto un lavoro di squadra”.

Le nomine di Cannata

Auteri ribalta la questione delle nomine al parlamentare nazionale di FdI e le snocciola una ad una. “Se andiamo sul campo di Cannata, posso dire – dice Auteri – che la nomina del responsabile di Siracusa Risorse,  Bellomo, porta la firma proprio del parlamentare nazionale. Io lo sfido pubblicamente e gli chiedo di fornirmi un nome di una persona da me segnalata che occupa un posto di potere. Ha sempre fatto lui, forse adesso è rammaricato perché adesso è finita l’epoca della dittatura politica e si è aperta quella della condivisione finalizzata alla risoluzione dei problemi. Non ho amici avvocati che hanno avuto incarichi mentre Cannata si è speso molto per Titti Bufardeci e per la figlia. Io mi sono interessato dei problemi della gente, altro che nomine”.

Il caso delle collette

Il parlamentare regionale della Dc tira fuori anche la vicenda delle collette, denunciata nei mesi scorsi da ex assessori della giunta comunale di Avola, in quel periodo diretta da Luca Cannata, secondo cui avrebbero versato nelle casse del gruppo politico dell’ex sindaco una parte degli stipendi da amministratori pubblici.

“Lui getta fango  – dice Auteri – su tutti, parla di banditi, quando lui è l’uomo delle collette: ma se Donzelli lo ha giustificato qui non adotteremo lo stesso atteggiamento, in quanto si è reso protagonista di una delle più grosse porcate che un politico abbia mai compiuto, per non parlare del suo ruolo, assunto da anni, nella sanità siracusana mentre io non ho mai avuto alcun ruolo. Non sono mai andato a parlare con dirigenti pubblici per tornaconti personali o per chiedere una posizione ma solo nell’ottica della risoluzione di problemi per la provincia di Siracusa”.

Il prelievo forzoso

Il deputato nazionale di FdI, Luca Cannata, ha anche contestato l’atteggiamento del presidente del Libero consorzio che gli ha chiesto nel consiglio provinciale aperto di venerdì scorso di sbloccare le risorse a Roma quando, secondo la tesi di Cannata, non ha mostrato alcun piano per risanare l’ex Provincia né ha fornito indicazioni chiare su come investire nei servizi, per cui, a parere dello stesso deputato meloniano, a fronte di una gestione e visione approssimativa, anche un baby sindaco potrebbe guidare l’ente.

“Baby sindaco?  Ma come si permette, allora tutti coloro  che venerdì erano in Consiglio sono tutti ignoranti?” si chiede Auteri.  “C’è un prelievo forzoso da parte dello Stato nei confronti del Libero consorzio di Siracusa e lui da parlamentare nazionale deve creare un collegamento tra il presidente ed il ministro dell’Economia e può farlo insieme a noi, che siamo parlamentari regionali. Gli consiglio di scegliere un religioso silenzio, altrimenti ne vedremo delle belle. Deve fare mea culpa ed iniziare a dialogare con tutti: non è possibile che ha problemi con tutti, sta superando i limiti dell’educazione e del garbo istituzionale”.