La Giornata nazionale della Colletta alimentare, giunta alla 26esima edizione, è in svolgimento anche a Siracusa per aiutare le famiglie che vivono in condizioni economiche disagiate e non hanno soldi per il cibo.
Raccolti 5 mila kg di cibo alle 13
Alle 13 di oggi, e solo nella città di Siracusa, sono stati raccolti circa 5 mila kg di alimenti, che sono stati stoccati nel deposito in contrada Fusco, alla periferia sud di Siracusa, nella disponibilità del Banco alimentare.
L’arcivescovo con i volontari
Al lavoro i volontari del Banco alimentare, ad aiutarli il personale dalla Protezione civile, i ragazzi dell’Azione cattolica, guidati dall’educatore del gruppo giovani, Dante Baldacchino, che hanno ricevuto la visita dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto.
L’iniziativa
Il Banco alimentare dal 1989 recupera in Italia alimenti ancora integri e non scaduti che sarebbero però destinati alla distruzione, perché non più commercializzabili. Salvati dallo spreco questi alimenti, riacquistano valore e diventano ricchezza per chi ha troppo poco.
Cibo a lunga conservazione
Ogni anno vi partecipano alla Colletta alimentare circa 140mila volontari, di tutte le età e nazionalità, diffusi in 11mila supermercati. Il loro compito è quello di invitare le persone a comprare prodotti a lunga conservazione: verdura in scatola, tonno e carne in scatola, polpa o passata di pomodoro, olio, alimenti per l’infanzia come omogeneizzati o latte in polvere, allo scopo di donarle a persone bisognose e a famiglie in difficoltà economiche.
Come riconoscere i volontari
I volontari indossano una pettorina arancione, nuovo colore di riconoscimento presente nel logo Banco Alimentare e che verrà utilizzato anche per i sacchetti forniti per fare la spesa. Nell’intera giornata gli stessi volontari mobilitano centinaia di furgoni, che attraversano le città carichi di scatoloni di alimenti.
“Le famiglie che si trovano sotto la soglia di poverà in Italia sono circa due milioni”. Lo ha detto il presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo, intervenuto a Progress su Sky Tg24. “E abbiamo circa 5,6 milioni di soggetti che vivono dentro queste famiglie. Complessivamente, stiamo parlando del 7,5% delle famiglie italiane e del 9,4% delle persone residenti”.
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