E’ scontro tra l’amministrazione comunale di Siracusa ed i commercianti di Ortigia dopo la decisione del governo della città di realizzare delle corsie preferenziali, riservate ai bus ed alle biciclette, in prossimità degli ingressi nel centro storico. Una rivoluzione nella mobilità che ha inevitabilmente ristretto gli spazi per le auto, quasi sempre incolonnate, con la conseguenza di allungare i tempi ma secondo la Confcommercio Siracusa l’effetto è stato la contrazione delle vendite per gli esercenti di Ortigia in quanto, con il passare dei giorni, in tanti hanno deciso di disertare il centro storico.

“Già prevediamo la chiusura di almeno il 40 percento delle attività commerciali – ha dichiarato il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello -, specie quelle legate ai centri storici e alla filiera turistica. Sospendiamo per il momento queste corsie preferenziali di via Malta e di corso Umberto per poi aprire un dibattito in città sulle scelte da condividere insieme”.

Confcommercio lancia un appello all’amministrazione per un confronto sul tema della mobilità.

“Chiediamo urgentemente al sindaco – taglia corto il numero uno della Confcommercio – di agevolare la libera circolazione nei pressi dei negozi e attività commerciali di vicinato, verificando, ovviamente, l’applicazione delle limitazioni anticovid. L’associazione delle imprese vuole capire, infatti, quando entreranno in funzione le navette, in quale fasce orarie e con quale frequenza, quali saranno i parcheggi a disposizione e con quale tariffa. Allora il cambiamento sulla mobilità può diventare condiviso e sostenuto da tutti”

““Saremmo ben lieti di sostenere la visione della pubblica amministrazione – continua Piscitello – se la conoscessimo. Vorremmo dare il nostro contributo sapendo qual è il progetto di mobilità sostenibile che è a monte di queste scelte, che spieghi questa nuova azione sui trasporti, sulla viabilità, sui parcheggi. Servizi essenziali, questi ultimi, per garantire una facile applicazione di qualsiasi importante cambiamento urbano che attualmente conserva usi e costumi antichi e probabilmente anacronistici”.

La Confcommercio ha già convocato un incontro tra i presidenti di settore per il prossimo mercoledì sera per affrontare e discutere le scelte che la pubblica amministrazione ha attivato in questi giorni. “Riteniamo sia giusto e doveroso – conclude Piscitello – che i rappresentanti del governo aretuseo avviino  un confronto con le associazioni maggiormente rappresentative di categoria per illustrare la ratio di talune scelte al fine di poterle condividere, magari criticare, per poi sostenerle in tutte le sedi”.