Il deputato regionale di Fratelli d’Italia, Carlo Auteri, attacca frontalmente il direttore del Parco archeologico di Siracusa, Antonello Mamo al centro della vicenda legata ai concerti rock e pop al Teatro greco. Il parlamentare ritiene che per la città è strategica “la valorizzazione dei nostri monumenti e dei beni culturali, che devono essere il nostro tesoro ma non potranno mai esserlo se continuiamo a far dirigere il parco a teorici e a chi danneggia l’immagine dei nostri beni”.

Le parole del direttore del Parco sul Teatro greco

Mamo, in una intervista rilasciata al Fatto quotidiano, aveva detto che “il Teatro greco, a differenza di tutti gli altri siti usati in Italia per i concerti, è stato scavato nella roccia che ha problemi di erosione e fratturazione, che lo consumano e ne riducono la forma”.

“Grotta dei cordari e tomba Archimede chiusi”

Auteri, nel suo affondo, sostiene che, nel complesso, la gestione dell’intero parco archeologico è approssimativa. “Voglio capire che cosa sta facendo il direttore Antonello Mamo e se non ritiene doveroso e immediato intervenire per evitare, sì, di minare davvero l’immagine del teatro. Ha visto due siti come la grotta dei Cordari e la tomba di Archimede chiusi alle visite, il passaggio dei turisti ostruito da erbacce, pochi i custodi, pieni i cestini dell’immondizia, oltre che rotti”.

“Troppe polemiche sul Teatro greco”

Secondo il deputato regionale di Fratelli d’Italia, attorno alla vicenda del Teatro greco si sono create solo polemiche, per cui prende posizione sui concerti musicali nell’antica cavea.

“Mesi di polemiche sui concerti, sulle autorizzazioni, tra relazioni di archeologi – dice Auteri – ed esperti, soldi spesi dal parco per far visionare per l’ennesima volta lo stato di salute del Teatro greco, che viene sottoposto a verifiche più volte l’anno, e poi video, conferenze, articoli… tutto per danneggiare l’immagine del teatro, della stagione estiva e dell’immagine della città nei confronti dei turisti che già iniziano ad affollare il nostro territorio. E poi i visitatori arrivano e trovano il parco archeologico sporco, con erba alta, impresentabili al mese di marzo e noi dimostriamo di essere poco organizzati ma tronfi e ripieni di polemiche e di persone che a tutto pensano tranne che al bene di Siracusa”.