Denuncia del Sippe, sindacato di Polizia penitenziaria, contro la direzione del carcere di Augusta in merito al diniego di alcuni congedi. Il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni, ha scritto al Provveditore regionale ” per ripristinare i livelli minimi di democrazia ed i diritti del personale di Polizia Penitenziaria puntualmente calpestati”.
La vicenda
Secondo quanto emerge nella ricostruzione del dirigente nazionale del Sippe, qualcuno del personale in servizio al penitenziario “ha provveduto a fare una richiesta scritta inviata alla direzione via pec e via email, per chiedere e/o addirittura ripristinare dei giorni di congedo richiesti per importanti esigenze personali”.
Dopo 10 giorni, “gli è stato risposto in modo verbale che il/i giorno/i di congedo non erano stati concessi, inoltre ai dipendenti gli è stato comunicato che potevano solamente prendere visione del diniego e se ne volevano copia avrebbero dovuto presentare una richiesta” dice Bongiovanni.
“Palesi violazioni”
Per il sindacalista del Sippe, “i fatti indicano che è palese la violazione, poi se aggiungiamo che tra questi dipendenti ci sono pure due dirigenti sindacali della scrivente sigla, gli avvenimenti appaiono ancora più gravi”.
Nella lettera al Provveditore regionale, il dirigente nazionale del Sippe scrive che “quotidianamente assistiamo a delle violazioni nella casa di reclusione di Augusta ed abbiamo la strana sensazione, come se, chi decide, si senta al di sopra, di tutto e di tutti, forse addirittura anche della legge, magari credendosi immune a qualsiasi tipo di richiamo
o sanzione ove prevista” attacca in modo duro Sebastiano Bongiovanni.
Il Provveditore intervenga
“Pertanto si ribadisce e si sottolinea la necessità di un suo immediato – conclude il dirigente nazionale del Sippe, Sebastiano Bongiovanni – e tempestivo intervento, perché speriamo mai, nel caso in cui accade, eventualmente, di non voler usare parole di circostanza quando accadono tragedie nel caso in cui il personale si è sentito solo ed abbandonato”
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