Un conto da ristorante ma seduti in un bar, a Noto. E’ quanto è accaduto nei giorni scorsi ad una famiglia siracusana che ha deciso si fare un salto nella capitale del Barocco per gustarsi la suggestione del centro storico ma una volta conclusa la passeggiata e prima di rimettersi in auto si è pensato ad una sosta in un bar per rifocillarsi. Come non prendere una granita corroborante? Ai gelsi ed ai fich sono state le di due componenti del nucleo familiare che, al cameriere, hanno, però, precisato: “ne porti due mezze, non intere”.

Il costo di mezza granita? 4 euro

Costo? 4 euro ciascuna ma “va aggiunto il 19% di servizio al tavolo” spiega il cliente, fornendo altre informazioni, tra cui un pezzo di crostata a 5,60, per un conto complessivo di poco più di 32 euro. Noto, come Siracusa, si conferma tra i posti più cari in assoluto e non solo della Sicilia, nei mesi scorsi BlogSicilia si è occupato del caso di una margherita a 12 euro in un locale di Noto.

 

Clima di sfiducia dei consumatori

Il caro vita è un fenomeno diffuso in tutto il paese e come ha rilevato nei giorni scorsi l’Istat: nel mese di agosto, appena andato via, si è stimato “un peggioramento del clima di opinione dei consumatori (da 97,2 a 96,2) mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese rimane stabile a 93,6”.

Per il Codacons, in una nota battuta dall’AGI, “terminato l’effetto “estate”, la fiducia dei consumatori torna a calare complici i dazi e le crisi geopolitiche in atto”. Inoltre, “dopo l’iniezione di fiducia legata all’arrivo dell’estate, le aspettative delle famiglie ad agosto registrano segno negativo, un pessimo segnale in vista dell’autunno. Sulla fiducia di famiglie e imprese pesa come un macigno l’introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti e la delicata situazione geopolitica attuale, cui si aggiunge, sul fronte dei consumatori, la repentina impennata dei prezzi in alcuni settori chiave come alimentari e il comparto del turismo” conclude il Codacons.

L’inflazione galoppante

Siracusa, con un tasso di inflazione tra i più alti in Italia non è certamente da meno, basti pensare che in una pizzeria di contrada Isola, zona balneare a sud di Siracusa, il solo coperto è di 3 euro. Uno dei fattori dell’inflazione è l’aumento della presenza turistica negli ultimi 10 anni. Secondo una analista economico, Davide Biondini, portavoce del Comitato Ortigia cittadinanza resistente, che si batte contro il cosiddetto overturism, “l’elevata domanda turistica, concentrata in aree specifiche come Ortigia e in determinati periodi dell’anno, esercita una forte pressione al rialzo sui prezzi dei servizi, degli alloggi e dei beni alimentari, che supera nettamente la media nazionale”.

Le famiglie si impoveriscono

Anche le altre zone della città sono state investite dal caro prezzi, peccato che le famiglie siracusane si stanno progressivamente impoverendo.  “Solo nel 2025 – spiegano dal Comitato di Ortigia – la perdita stimata è di 579 euro annui per nucleo. I salari reali restano in calo: –8% rispetto ai livelli pre-shock inflazionistico del 2021.