“Corro circa 80 km a settimana e vi posso assicurare che la corsa adesso mi manca parecchio ma io ho scelto di correre a casa, sul posto”. E’ quanto affermato da un runner siracusana, Marinella Barbagallo, che, negli ultimi anni, ha partecipato a tante maratone, italiane ed internazionali, tra cui una negli Stati Uniti. Una vera appassionata della corsa che, però, a causa del coronavirus, è stata costretta a rinunciare agli allenamenti all’aperto e così ha deciso di trasformare la sua casa in una palestra dove mantenersi in forma, in attesa che l’emergenza Covid-19 finisca.

“Leggo continuamente dibattiti sulla corsa. Da un lato i sostenitori – spiega la maratoneta siracusana, originaria di Canicattini Bagni –  del “è permesso,lo prevede il decreto, quindi lo faccio”, dall’altro i sostenitori del “sei un povero idiota che non riesce a fare a meno della corsa anche a rischio di ammazzarci tutti” . Le polemiche vanno avanti ormai dal 9 marzo. Chi pubblica articoli o estratti del decreto per dimostrare che ha ragione e chi di contro pubblica i numeri dei decessi. Tutto questo a mio modesto parere è ridicolo”.

Nelle ultime settimane, proprio a Siracusa, era montata una polemica su uno spazio all’aperto, la pista ciclabile, a causa dell’assembramento di tante persone, tra cui appassionati di corsa e famiglie. Il sindaco di Siracusa ha disposto la chiusura del sito e dei parchi di tutta la città.

“Io per il momento ho scelto di correre a casa, sul posto o in corridoio. Magari domani – racconta la runner – mi sveglio e andrò a correre, Non lo so. Ma per ora la mia coscienza me lo vieta. Però io non critico chi lo fa. Penso che stiamo solo mettendoci gli uni contro gli altri. In questo momento così difficile per tutti, magari provare a stare un po’ in silenzio e guardare ognuno dentro la propria anima non ci farà male”