Nonostante il periodo della quarantena sia finito, molti di coloro che sono rientrati a Siracusa dal Nord Italia sono in attesa di essere sottoposti ai tamponi. Ed in tanti hanno protestato, rivolgendosi al sindaco Francesco Italia, che ha deciso di farsi loro portavoce con i dirigenti dell’Asp di Siracusa.
Mi sono fatto portavoce presso i responsabili dell’Asp di Siracusa, di tutti quei – spiega il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – concittadini siracusani che sono da giorni ancora in attesa di tampone e mi è stato riferito che in giornata arriveranno alcuni esiti e nei prossimi giorni arriveranno anche le altre risposte. Si devono accelerare i tempi e, soprattutto, va instaurato un rapporto diretto e costante con i cittadini, a partire da una verifica costante del corretto funzionamento della linea telefonica dedicata. Abbiamo il dovere di limitare al massimo l’esistenza di tali criticità”.
Come ha spiegato la settimana scorsa l’Asp, per i rientrati dal Nord Italia è stata prevista una procedura snella che consiste nel far arrivare gli utenti a bordo delle proprie auto nell’area dell’ex Onp, in via Luigi Monti, nel rione della Pizzuta, a nord del capoluogo, dove è stato allestito un piccolo presidio sanitario. A quel punto, come prevede il cosiddetto metodo coreano, ai pazienti viene chiesto di abbassare il finestrino e da questa fessura è effettuato il tampone. A rendere complicate le cose, è stata la mancanza di reagenti che ha rallentato tutti i testi in Sicilia.
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