Contagio senza fine all‘ospedale Umberto I di Siracusa. “Abbiamo notizia che altri 4 operatori sanitari sono risultati positivi ai tamponi” denuncia Franco Nardi, segretario provinciale della Funzione pubblica della Cgil che torna ancora una volta ad attaccare la direzione dell’Asp di Siracusa.
“E’ la dimostrazione – spiega Franco Nardi – che le nostre segnalazioni erano assolutamente fondate ma di certo non gioiamo al fatto di avere avuto ragione. Sarebbe bastato prendere delle precauzioni, delle misure di sicurezza adeguate e si sarebbe evitato questo contagio, che ormai sta interessando non solo una parte della struttura ma molti reparti”. E poi c’è la situazione dei pazienti e lo stesso segretario della Funzione pubblica della Cgil teme una proliferazione del contagio. “Non sappiamo quanti pazienti risultano positivi – dice Franco Nardi – e questa non è certo una buona notizia perché a rischio sono anche i familiari per non parlare, naturalmente, dei medici e degli infermieri che sono a stretto contatto”. Ma nelle ultime ore è filtrata anche la notizia di un presunta positività di un altro operatore del Pronto soccorso, uno dei reparti più colpiti dal Covid-19, al punto da contagiare anche il primario anche se risulta ormai guarito ma testimonia quanto sia serio il problema. E poi, ci sarebbero pure infermieri e ausiliari in malattia con febbre e tosse in attesa dei tamponi.
Gli altri reparti attaccati dal coronavirus sono Cardiologia ed Oncologia e secondo fonti della Cisl, altro sindacato che ha denunciato la gestione dell’emergenza coronavirus, starebbero per arrivare gli esiti dei tamponi effettuati a medici ed infermieri dei reparti infetti. Ma non si spengono le polemiche attorno alla direzione dell’Asp di Siracusa e proprio nel pomeriggio di ieri, nel corso di una diretta su Facebook, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha spiegato che si è ormai rotto il patto di fiducia tra i vertici dell’azienda e la città. “Non spetta a me prendere le decisioni” si è affrettato a dire il primo cittadino che ha passato la palla al presidente della Regione ed all’assessore alla Sanità.
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