“Ci sono nel Siracusano pazienti dializzati che rischiano la vita per una drastica riduzioni di posti“.

“Aperti reparti per fini elettorali” denuncia Mpa

E’ la denuncia del coordinatore del nuovo Mpa di Siracusa, Mario Bonomo, ex parlamentare regionale, che imputa alla direzione dell’Asp di Siracusa la scelta di ridurre l’offerta per persone in gravi condizioni di salute ed allo stesso tempo di “dare seguito all’apertura ed inaugurazione di reparti oggi superflui se non per motivi forse meramente elettorali ( Ostetricia ad Avola) che sottraggono risorse e preziose professionalità a settori salvavita della sanità”.

400 dializzati nel Siracusano

Secondo i dati forniti dal coordinatore provinciale del Mpa, nel Siracusano “ci sono circa 400 pazienti in dialisi, la cui somministrazione viene svolta  a giorni alterni, questo vuol dire che ogni giorno 200 persone devono recarsi nelle strutture pubbliche e private”.

3 ospedali ed 11 cliniche

“La somministrazione può avvenire negli ospedali di Siracusa, Lentini ed Avola (8, 6, 6 posti), ed in 11 cliniche private convenzionate con la Regione. Ed è previsto un servizio di trasporto per i pazienti” spiega l’ex parlamentare regionale, per cui “in ogni stanza, ci sono 5 o 6 poltrone per la dialisi ma con il Covid19 i protocolli sono cambiati”.

I protocolli per dializzati positivi

Il coordinatore del partito di Raffaele Lombardo chiarisce che una circolare dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, impone “misure rigide per i dializzati affetti da Covid19”. In sostanza, “la somministrazione non avviene più in poltrona ma a letto, in regime di ricovero”.

Meno posti nelle cliniche

Una modalità che, secondo l’esponente politico del nuovo Mpa, taglia fuori le cliniche private, per cui  “a disposizione ci sono solo 20 posti nelle strutture pubbliche, che non potranno mai supportare da sole l’utenza”.

In gioco la vita delle persone

“Stiamo rischiando con la vita delle persone, visto che, a queste condizioni, non tutti possono fare la dialisi” attacca Bonomo. Che aggiunge. “Invece di sfruttare risorse pubbliche per aprire reparti come Ostetricia ad Avola perché non potenziare gli spazi per i dializzati che rischiano la vita?”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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