• Protesta in piazza Duomo degli operatori economici
  • Al loro fianco Cna, Confcommercio e Confartigianato
  • Incontrato il prefetto di Siracusa
  • Chiedono aperture concreto e no al coprifuoco

Hanno deciso di manifestare, organizzando questa mattina una protesta in piazza Duomo, a Siracusa, imprenditori e commercianti, aderenti a Confcommercio, Confartigianato e Cna, per chiedere di riaprire in modo continuo allo scopo di salvare l’economia locale ed i posti di lavoro.

Riaperture contestate

Le riaperture, decise dal Governo nazionale, sono in vigore da oggi solo per le regioni “gialle” mentre la Sicilia è in fascia arancione. Sono, comunque, contestate dagli operatori economici, specie quelli del comparto legato al turismo, perché ritenute ancora restrittive.

“Aprire e non richiudere più”

“Noi vogliamo riaprire e non vogliamo più richiudere” ha detto il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello. “Vogliamo riaprire in sicurezza, perché la risposta – spiega Piscitello –  all’emergenza solo con “più chiusure” è ormai una scelta insostenibile dal punto di vista economico e dal punto di vista sociale. Ogni giorno di chiusura in più, è un metro di deserto che avanza nelle città italiane e anche a Siracusa”.

No al coprifuoco

“Ed è per questo che chiediamo – dice il presidente di Confcommercio Siracusa – senza incertezze, che le risorse promesse siano finalmente adeguate alle perdite subite e siano tempestive, che le regole e i protocolli per le riaperture siano efficaci e non dettate da immotivate e fantasiose restrizioni. Da irragionevoli imposizioni, come il coprifuoco alle 22, che non ha alcun fondamento dal punto di vista sanitario, ma che danneggia, ulteriormente, i pubblici esercizi e le attività legate al settore del turismo”.

Incontro con il prefetto

I rappresentanti delle categorie produttive hanno incontrato il prefetto di Siracusa a cui hanno manifestato le proprie rivendicazioni da sottoporre al Governo. “C’è l’intera filiera turistica, che proprio in questa città, trova una espressione unica di sviluppo territoriale, un tassello prezioso per l’economia futura su cui tutti ci dovremo presto confrontare” conclude il leader di Confcommercio.