E’ salito a 6 il numero dei positivi tra i dipendenti del Comune di Priolo. Una cifra raddoppiata in pochi giorni ma ce ne potrebbero essere degli altri dopo l’esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti il resto degli impiegati.

Nonostante anche nel nostro paese, così come nel resto d’Italia, si sia registrato un aumento dei contagi – ha detto il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – la situazione è comunque sotto controllo e i cittadini non hanno motivo di allarmarsi. I contatti dei soggetti positivi sono stati tracciati e sottoposti a tampone e tutti i contagiati si trovano in quarantena. Invito la popolazione a non abbassare la guardia e ad attenersi sempre alle misure precauzionali: utilizzo della mascherina, distanziamento interpersonale, igiene delle mani. Rivolgo infine l’augurio di una pronta ripresa ai nostri concittadini risultati positivi”.

Pure a Siracusa si è registrato un aumento di contagi. “I dati di oggi (ieri ndr) dell’azienda sanitaria ci dicono che gli attuali positivi in città sono 83. Nella giornata di ieri, sono stati rilevati 10 nuovi positivi. Pertanto, il numero di positivi al Covid19 in città, tra i nuovi positivi e i guariti, ad oggi coinvolge 83 soggetti” ha detto il sindaco.

Frattanto, la Regione sta elaborando un piano di intervento da mettere in pratica per gradi al salire del contagio. Un piano che può arrivare  fino alla chiusura della scuola per due o quattro settimane, al taglio delle corse del trasporto pubblico locale e del riempimento, allo stop delle attività di somministrazione, dunque ristoranti, bar e così via. Ma in campo potrebbe scendere anche la sanità militare per allestire ospedali da campo. Uno scenario disegnato da voci di corridoio non confermate ma neanche smentite, che si si inseguono da diverse ore.

Il piano è stato discusso ieri sera in una riunione convocata a Palazzo d’Orleans ma non è ancora stato deliberato e comunque lo sarà per gradi. Il primo step potrebbe scattare da stasera o dal fine settimana se la statistica del venerdì’ pomeriggio dovesse denunciare un indice di contagio (RT) che sale fino al 1,5%