“I dati molto positivi degli ultimi giorni inducono all’ottimismo ma, in questa fase così delicata, è opportuno non abbassare la guardia. Ridurre la diffusione dell’epidemia da covid19, proteggere le persone che amiamo e tornare alla vita normale, sono questi gli obiettivi che ciascuno di noi cerca di realizzare e l’app Immuni è uno strumento fondamentale per riuscirci”. Lo dichiara l’assessore alla Protezione civile e Servizi informatici ed innovazione tecnologica del Comune di Siracusa Giusy Genovesi. “Grazie al sistema di notifiche e di identificazione anonima – prosegue l’assessore Genovesi – Immuni permette di avvertire rapidamente gli utenti che sono stati in prossimità di una persona contagiosa, suggerisce l’isolamento e invita a contattare il proprio medico il prima possibile minimizzando il rischio delle complicanze. Il mio dunque è un invito alla cittadinanza di Siracusa a scaricare l’app, perché – conclude Genovesi – più persone utilizzano Immuni, maggiore sarà l’efficacia e la possibilità di evitare che il contagio si possa replicare”.  Quando le strutture sanitarie  riscontrano un nuovo caso positivo, dietro consenso del soggetto stesso gli operatori sanitari inseriscono un codice nel sistema. A questo punto il sistema invia la notifica agli utenti con i quali il caso positivo è stato a stretto contatto.

Per scaricare l’app Immuni è necessario avere uno smartphone Android o un iPhone con i sistemi operativi aggiornati. Per l’iPhone l’app ha bisogno della versione del sistema operativo iOS 13.5. Per i dispositivi Android, bisogna avere almeno la versione 6 del sistema operativo, e Google Play Service versione 20.18.13. Sul sito del governo dedicato all’app viene comunicato che si lavora anche per rendere disponibile “al più presto” l’app sull’App Gallery di Huawei per consentire “agli utenti di alcuni modelli di smartphone Huawei di usare Immuni”.

Il sistema, viene spiegato dai ministeri di Salute e Innovazione e dalla presidenza del Consiglio “è stato sviluppato anche grazie a un’approfondita interlocuzione con il Garante per la protezione dei dati personali e riservando massima attenzione alla privacy”. Inoltre, prosegue la nota, “gli utenti di cellulari che decidono di scaricare l’applicazione contribuiscono a tutelare se stessi e le persone che incontrano. Se sono entrati in contatto con soggetti successivamente risultati positivi al tampone, verranno avvisati con una notifica dell’app”.

 

Articoli correlati