Nel primo giorno di zona arancione, il sindaco di Rosolini si è svegliato presto ed è salito in auto con gli agenti della Polizia municipale per compiere i controlli e sanzionare i trasgressori. Il timore di Giovanni Spadola, eletto al ballottaggio circa tre mesi fa, è che, a causa dell’incremento della curva del contagio da Covid19, il suo Comune passi in zona rossa.

Tolleranza zero

“Se non mettiamo un freno a questi contagi – dice Spadola – rischiamo di passare in zona rossa. Questo lo dobbiamo evitare. Così con le scuole chiuse, non tollereremo quei giovani che creano assembramenti o non indossano la mascherina Ffp2. Ai trasgressori verranno elevate sanzioni, così come previste per legge”.

“I figli restino a casa”

Il sindaco di Rosolini lancia un appello ai genitori che suona, però, come un monito . “Non fate uscire i vostri figli da casa se non per necessità o motivi indispensabili, perchè la situazione pandemica è sotto controllo, ma i numeri dei contagi non sono da sottovalutare”.

Sindaci revocano ordinanza di chiusura scuole

E’ durata poco meno di 24 ore l’ordinanza dei sindaci del Siracusano che, nella serata di venerdì, avevano disposto la chiusura delle scuole dell’obbligo dal 10 al 19 gennaio, istituendo la Didattica a distanza (Dad). A scompaginare le carte ci ha pensato il provvedimento del Governo regionale che ha deciso di far slittare il rientro a scuola al 13 gennaio.

L’ordinanza del sindaco di Siracusa

Secondo quanto emerge nella nuova ordinanza del sindaco di Siracusa che, di fatto, revoca quella precedente, la “proroga del rientro a scuola – si legge nel provvedimento di Francesco Italia –  potrà essere proficuamente utilizzata al fine di verificare il permanere dei presupposti per l’adozione di nuove disposizioni di sospensione totale o parziale della sospensione delle attività didattiche in presenza, anche mediante un immediato confronto con i dirigenti scolastici, l’Asp di Siracusa e le associazioni sindacali”.