Riciclaggio di assegni,  truffe a società finanziarie ed istituti di credito della provincia di Siracusa, carte di credito clonate o sottratte. Con queste accuse la Guardia di Finanza di Siracusa ha arrestato 11 persone in 7 regioni italiane ed eseguito perquisizioni in 16 diverse province.

Fra le persone coinvolte c’è anche il Presidente del Lecco Calcio 1992. Per molte delle persone coinvolte l’accusa è di associazione per delinquere per aver organizzato l’attività criminale su scala nazionale. L’inchiesta prende le mosse da Siracusa ma la base operativa ‘internet’ era a catania quella finanziaria nel milanese.

L’indagine, secondo la Guardia di Finanza, ha permesso di individuare una presunta associazione a delinquere composta da 11 soggetti operanti su tutto il territorio nazionale e in particolare Siracusa, Catania, Roma, Ravenna, Reggio Emilia, Milano, Monza – Brianza e Varese.

Il G.I.P. Giuseppe Tripi ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali, consistite in quattro misure di custodia in carcere, quattro arresti domiciliari e tre obblighi di presentazione.

Il presunto promotore e l’organizzatore dell’associazione è risultato, secondo l’accusa, Luciano Di Nicola 57 anni, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora. La sua base operativa era a Siracusa: aveva il compito di contattare soggetti, di riunirli e di organizzare movimenti e compiti.

Gli investigatori delle fiamme gialle sono riusciti a ricostruire i compiti che ciascun componente dell’organizzazione avrebbe svolto. Secondo le accuse il centro per la gestione informatica con sede in Catania, era assicurata da Antonio Agatino Messina 42 anni, sottoposto alla custodia in carcere. Avrebbe avuto il compito di decriptare i codici acquisiti illecitamente delle carte degli ignari possessori, attraverso un’apparecchiatura posizionata sui P.O.S. di commercianti compiacenti.

A procacciare i luoghi ove utilizzare le carte clonate sarebbero stati alcuni commercianti compiacenti del Nord Italia ovvero Giovanni Taccia 55 anni siracusano, sottoposto alla custodia in carcere; Rocco Lombardo 69 anni calabrese domiciliato in Lentate sul Seveso (MB), sottoposto agli arresti domiciliari; Luigi Spera 59 anni pugliese residente a Milano (già coinvolto nel procedimento relativo alla tentata estorsione ai danni dei familiari di Mike Bongiorno dopo il trafugamento della salma), sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g.; Flavio Laudani 31 anni catanese, sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g; Enzo Cesarini 44 anni italo tedesco residente a Reggio Emilia, sottoposto agli arresti domiciliari.

Arrestati a vario titolo anche un gruppo di tecnici informativi. si tratta di Vincenzo Saccone 51 anni, sottoposto alla custodia in carcere; Cristian Saccone 24 anni, sottoposto agli arresti domiciliari, padre e figlio sono catanesi e sarebbero stati addetti all’inserimento dei codici sulle carte ed anche all’effettuazione delle “strisciate” dopo aver contattato gli esercenti compiacenti; Antonino Scardino 36 anni palermitano e titolare di un residence a Gerenzano (VA), responsabile della logistica, sottoposto all’obbligo di presentazione.

Fra i titolari di esercizi compiacenti ci sarebbero, per l’accusa, Daniele Bizzozero 66 anni milanese imprenditore titolare di una importante concessionaria di auto motonautica nonché patron del “Lecco Calcio 1992” (solo in due differenti strisciate gli viene contesto di aver fatto girare la somma di 140.000 euro), sottoposto agli
arresti domiciliari.

Le modalità operative utilizzate dall’organizzazione consistevano nell’acquisizione illecita dei codici attraverso apparecchiature installate sui POS di commercianti compiacenti – racconta la Guardia di Finanza – nonché
nell’inserimento dei numeri di codice, su una nuova carta al fine di nuovo utilizzo apparentemente lecito, nella ricerca di esercizi commerciali compiacenti, per strisciare le carte nel relativo POS ed ottenere la disponibilità di ingenti somme sui conti correnti legati al POS. Alla fine, veniva monetizzata la “strisciata”, tramite il titolare del negozio che si recava in banca a prelevare, dividendo il ricavato secondo percentuali stabilite (circa il 50 %).

Gli arresti e le perquisizioni sono stati eseguiti dai Reparti della Guardia di Finanza della Sicilia (Siracusa e Catania), della Lombardia (Milano, Bergamo, Brescia, Como, Monza – Brianza e Varese,), del Piemonte (Torino) dell’Emilia Romagna (Bologna, Parma, Ravenna e Reggio Emilia), del Lazio (Roma), della Basilicata (Matera) e della Puglia
(Lecce).

L’inchiesta è solo alle mosse iniziali come conferma il procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano secondo il quale “Questo risultato costituisce l’avvio di ulteriori investigazioni di riscontro e sviluppo dei temi di indagine già attenzionati, che costituiscono il tessuto probatorio già consolidato mediante intercettazioni telefoniche e  ambientali, osservazioni e pedinamenti, monitoraggio tramite GPS, indagini patrimoniali e bancarie, con l’uso di tecnologie informa