Non è ancora chiara la matrice ma sembra essere un atto di vandalismo quello filmato da una telecamera di sicurezza che ha ripreso un giovane  danneggiare una macchina a colpi di mazza. Un episodio avvenuto ieri notte nella zona della Borgata, nel cuore di Siracusa ma quel video ormai ha fatto il giro dei social, attirando le attenzioni anche delle forze dell’ordine.

Quel ragazzo indossava un cappellino in testa, probabilmente sapeva che in quest’area ci sono delle telecamere, per cui, per evitare di farsi riconoscere, avrebbe pensato di “oscurare” il viso. Ha inflitto alcuni colpi verso il cofano dell’auto presa di mira ma resta da capire se quel mezzo lo ha scelto a caso oppure avrebbe voluto dare un messaggio chiaro al proprietario. Forse uno screzio, avrebbe scatenato quella reazione ma, per il momento, sono solo ipotesi al vaglio della polizia a cui si sarebbe rivolta la vittima.

 

Di certo, non sarebbe il primo episodio vandalico a Siracusa dove, negli ultimi due mesi, se ne sono registrati alcuni.Uno dei più conosciuti, si è verificato all’inizio del mese scorso nella zona di viale Santa Panagia con il danneggiamento di alcuni mezzi della Polizia municipale. I responsabili hanno preso di mira i veicoli mentre i vigili urbani stavano compiendo dei controlli a piedi. I vandali, presumibilmente armati di pietre e bastoni, hanno infranto i finestrini dei mezzi della Polizia municipale scatenando la reazione indignata del sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

Un altro episodio si è registrato in un centro per anziani di Grottasanta, uno dei quartieri di Siracusa ad alto rischio sociale, che è stato danneggiato e saccheggiato, come scoperto dagli  agenti della Polizia municipale, avvertiti dalle richieste di intervento da parte dei residenti della zona.  Proprio a Grottasanta, un  mezzo della Protezione civile fu il bersaglio di una sassaiola capace di causare  dei danni e un po’ di paura per gli operatori a bordo, impegnati a diffondere il messaggio ai cittadini di rispettare le misure contenute nel decreto “io resto a casa”.