A 81 giorni dalle elezioni regionali, i risultati definitivi non sono mai stati pubblicati nel sito della Regione. All’appello mancherebbero ancora i risultati di 48 sezioni in tutta la Sicilia, di cui 43 nella provincia di Siracusa, 42 del comune capoluogo e 1 nel comune di Lentini. A queste occorre aggiungere 2 sezioni in provincia di Caltanissetta, entrambe a Villalba, 2 in provincia di Agrigento (entrambe nel comune capoluogo); 1 in provincia di Trapani, nel nuovo comune di Misiliscemi). Senza queste sezioni non sarà possibile ottenere i risultati elettorali definitivi delle elezioni regionali.
I dati definitivi non esistono ancora
A quasi tre mesi dalle elezioni non si hanno ancora i dati definitivi ma l’elezione di Renato Schifani non è messa in dubbio grazie agli oltre 380 mila voti in più rispetto all’avversario Cateno De Luca, arrivato secondo. E i voti delle sezioni mancanti, tutti insieme, non arrivano a 50 mila. Diverso il discorso per i deputati, almeno quelli eletti in provincia di Siracusa. Visto che i dati non sarebbero definitivi, l’elezione di alcuni deputati regionali potrebbe essere modificata. Come riporta lanazionesiciliana.eu, la causa ufficiale del ritardo dell’aggiornamento dei voti, sarebbero i “dati incompleti e/o errati trasmessi dai Comuni alle Prefetture”.
I ricorsi di alcuni candidati all’Ars
Intanto ci sono anche tre ricorsi da parte di altrettanti candidati non eletti che chiedono di poter entrare all’Ars. Il Presidente del Tar ha fissato per il giorno 7 febbraio 2023 l’udienza pubblica di discussione dei ricorsi elettorali avanzati dai due aspiranti deputati regionali, Francesco Colianni, difeso dagli avvocati Giovanni Francesco Fidone, Rosario Giommarresi e Giulia Cerrelli, e Bartolomeo Di Salvo, difeso dal legale Adriano Tortora. In particolare, Colianni contesta l’elezione di Maria Luisa Lantieri, della Lista Forza Italia, che si è costituita in giudizio con il patrocinio dei legali Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, chiedendo il rigetto del ricorso perché infondato. Anche Bartolomeo Di Salvo con un ricorso chiede la propria proclamazione alla carica di deputato regionale, contestando l’elezione di tutti gli eletti nella Circoscrizione di Palermo e chiedendo al TAR di sollevare una questione di legittimità Costituzionale relativa alla legge elettorale regionale.
Commenta con Facebook