• L’assessore alla Cultura Fabio Granata dice no alla demolizione dell’ecomostro
  • I muraglioni impedirebbero comunque la vista del mare
  • Rilancia il progetto di riqualificazione del parcheggio in cemento armato

Attaccato ieri dall’ex Soprintendente, Vera Greco, in merito al progetto di riqualificazione del parcheggio Talete, l’ecomostro in cemento armato incastonato a ridosso del mare, l’assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata, difende non solo la scelta del Comune ma spiega perché la demolizione della copertura non avrebbe senso.

Perché no alla demolizione

I sostenitori dell’abbattimento della copertura in cemento armato del parcheggio, riuniti sotto le bandiera di un Comitato, ritengono che, in questo modo, la città si riapproprierebbe del mare. Non la pensa così Granata che argomenta la sua obiezione in un lungo post su social

“Il muraglione copre il mare”

“I nuovi paladini della Bellezza dimenticano – dice Granata- che il parcheggio è protetto da un muraglione di contenimento e roccia che ha la stesa altezza del Parcheggio, rendendolo per fortuna invisibile dal mare. E’ lo stesso muraglione che, in caso di questa fantomatica demolizione della copertura e quindi dell‘unica parte bella e utile dell’opera, non consentirebbe comunque di poter tornare a vedere il mare”.

“Presenza di un ristorante”

“Ma chi teorizza la demolizione per liberare nuovamente la vista del mare non ha nel frattempo mai notato che dopo il parcheggio la vista del mare è comunque preclusa da un ristorante e dalla sua recinzione?” si chiede, in modo sarcastico, l’assessore alla Cultura.

Il progetto del Comune

L’idea del Comune, che ha come principale sostenitore Fabio Granata, prevede “la completa riverniciatura della enorme facciata con una particolare vernice green che assorbe inquinamento e gas di scarico e che darà alla superficie l’aspetto della Pietra di Siracusa, facendo scomparire del tutto la percezione del cemento” spiega l’assessore alla Cultura.

Inoltre, “l’intervento di Arte pubblica – dice Granata – modificherà la linea della facciata con un uso sapiente di pannelli di corten, materiale elegante e indistruttibile e rampicanti autoctoni che caleranno dall’alto e che saranno irrigati da un innovativo impianto del tutto automatizzato”.

La polemica

Granata conclude il suo intervento con una stoccata. “Faremo tutto questo in meno di tre mesi dall’inizio dei lavori, magari in attesa che qualcuno, dopo aver vinto le elezioni e guadagnato la possibilità di governare la Città, sostituisca i suoi attuali disegnini, i richiami retorici alla Marinella”.