- Il sindaco di Siracusa contrario alla demolizione del parcheggio Talete
- Secondo Francesco Italia, la demolizione esporrebbe la città ad un rischio default
- I soldi per l’ecomostro furono concessi dalla Regione
Una pietra tombale sull’ipotesi della demolizione dell’ecomostro di Ortigia, il parcheggio Talete, la struttura in cemento armato affacciato sul mare del centro storico, l’ha messa il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
L’origine dell’ecomostro
La storia della costruzione della struttura, che copre una vastissima visuale del Porto piccolo, è figlia del terremoto del 1990, che spinse la Regione a mettere sul piatto circa 20 miliardi delle vecchie lire per realizzare un collegamento tra Ortigia, che è un isolotto, ed il resto della città, ed un parcheggio. Venne avanzata l’ipotesi suggestiva di un tunnel sottomarino, poi tramontata, ma fu edificato solo quell’ecomostro. La Regione, negli anni scorsi, ha chiesto la restituzione dei soldi perché quel progetto di Protezione civile è monco, in quanto privo del collegamento.
“Rischio default con la demolizione”
Sui propri canali social, il capo dell’amministrazione di Siracusa ha esposto le ragioni del no all’abbattimento del parcheggio, al centro di un dibattito spigoloso in città. “Alla luce di quel contenzioso con la Regione – ha detto il sindaco Italia – se abbattessimo il Talete la città dovrebbe restituire tutti quei soldi, circa 20 milioni di euro, tenuto conto pure degli interessi, creando un danno notevole alle casse del Comune. Insomma, andremmo in default, dunque non sarò certo io a volere mettere a rischio la città”. L’amministrazione, comunque, nelle settimane scorse, ha presentato un progetto di riqualificazione dell’ecomostro.
Campi da basket sulla terrazza del parcheggio
“Il Talete è orrendo ma va reso funzionale e migliorato” spiega il sindaco che addirittura prevede di realizzare sulla copertura del parcheggio delle zone per l’attività sportiva. “Potremmo realizzare dei campi da basket o delle piste da skateboard”. Una ipotesi del tutto esclusa dall’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, per cui la copertura andrebbe abbattuta senza contare il fatto che “la terrazza non ha avuto mai successo su cui è stata organizzata solo qualche sagra”.
Il Fronte del No
Ma cresce il Fronte del No all’ecomostro. Diversi cittadini, favorevoli all’abbattimento dell’opera, si stanno organizzando, creando dei Comitati, ma alcuni esponenti politici importanti, almeno a Siracusa, hanno già detto di essere favorevoli alla demolizione. Tra questi, l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Paolo Reale, candidato a sindaco del Centrodestra nel 2018, e l’ex sindaco Giancarlo Garozzo, che Francesco Italia conosce bene, essendone stato il suo braccio destro dal 2013 al 2018.
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