- Gli esponenti di Articolo 1 chiedono al Comune di fermare il progetto di recupero del parcheggio Talete
- La Regione ha teso una mano al Comune in merito ad un contenzioso che vede al centro l’ecomostro
- A Siracusa si è creato un movimento di opinione per la demolizione della copertura in cemento armato
“Il Comune di Siracusa sospenda gli interventi di puro maquillage al parcheggio Talete e si chieda subito a nome di tutta la città di Siracusa un tavolo tecnico- giuridico con la Regione”. Lo hanno detto Pippo Zappulla e Ninni Gibellino segretario regionale e comunale di Articolo Uno Sicilia e di Siracusa dopo le parole dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, rilasciate a La Sicilia, in merito all’apertura della stessa Regione sul contenzioso con il Comune relativo ai 20 miliardi di lire per la costruzione del parcheggio Talete, l’ecomostro che sorge sull’isola di Ortigia.
La vicenda dell’ecomostro
A Siracusa si è creato un movimento di opinione che chiede la demolizione della copertura in cemento armato del parcheggio Talete ed il conseguente recupero della Marinella mentre il Comune ha previsto un progetto di riqualificazione dell’ecomostro dal costo di circa 65 mila euro.
L’amministrazione sostiene di non poter procedere all’abbattimento per via di quel contenzioso, ma l’assessore Falcone ha dato disponibilità allo scopo di consentire al Comune di procedere con la demolizione senza la spada di Damocle della restituzione dei soldi alla Regione che, per quell’opera, stanziò i 20 miliardi. In realtà, la somma sarebbe servita per la costruzione di un collegamento tra Ortigia e la terraferma, mai realizzato: da qui nasce il contenzioso con l’amministrazione regionale.
“Opportunità da cogliere”
“La disponibilità della Regione dichiarata – dicono Pippo Zappulla e Ninni Gibellino segretario regionale e comunale di Articolo Uno Sicilia e di Siracusa – dall’assessore alle Infrastrutture Falcone è una opportunità importante da verifica con estrema urgenza. Fondamentale che l’amministrazione comunale misuri subito se si tratta di una semplice dichiarazione di intenti o invece di volontà reale a individuare le soluzioni giuste e concrete”.
“Trovare una soluzione – continuano Zappulla e Gibellino – che consenta di abbattere una struttura che grida vendetta per l’intera comunità, che deturpa un meraviglioso luogo di Ortigia della visione del mare senza penalizzare le casse del Comune rappresenta un obiettivo irrinunciabile per Siracusa”
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