• Il Comitato per la demolizione dell’ecomostro di Ortigia ha chiesto al sindaco di fermare ogni progetto di recupero della copertura in cemento armato
  • La proposta è di individuare risorse per abbattere l’ecomostro e restituire la Marinella alla città

Appello al sindaco di Siracusa del Comitato per demolizione della copertura ecomostro del parcheggio Talete, l’ecomostro di Ortigia per cui l’amministrazione comunale ha previsto un progetto di restyling di circa 57 mila euro.

“Fermi il progetto”

“Occorre fermare ogni altra azione – argomentano i componenti del Comitato contro l’ecomostro – amministrativa e/o progetto che indirizzi ulteriori risorse pubbliche, oltre quelle già ampiamente utilizzate, sulla indecorosa e pericolosa struttura. Ci permettiamo nuovamente di ricordare che solo negli ultimi anni l’attività di manutenzione della copertura del Talete, trattato alla guisa di un capannone industriale  è costata circa 300.000 euro, che, se si dovessero sommare ai 57.000 euro circa previsti per l’ulteriore restyling programmato (ed alle ulteriori spese da quantificare, a detta dello stesso sindaco, per l’adeguamento dell’impianto elettrico e di illuminazione), costituirebbe certamente una cifra esorbitante, specie se messa in relazione alla struttura stessa da preservare”.

Restituire la Marinella alla città

Secondo i componenti del Comitato, continuare a spendere soldi sarebbe un salasso per le casse del Comune, per cui l’idea è di trovare idee e soprattutto risorse per abbattere la copertura in cemento armato e restituire alla città la Marinella, ormai coperta dal cemento.  “Riteniamo sia necessario ed inderogabile interrompere ogni procedura che abbia come fine interventi di qualunque natura sull’ecomostro, palliativi, e sia, viceversa, saggio riaprire un dibattito serio e aperto con la cittadinanza, evitando di creare i presupposti per ulteriori ostacoli alla liberazione della Marinella del levante in danno alla città ed alla comunità”.

La posizione del sindaco

Il sindaco Francesco Italia, sulla questione, ha espresso la sua opinione, cioè che la demolizione è impraticabile perché si correrebbe il rischio di un contenzioso con la Regione. Il Governo dell’isola, circa 30 anni fa, diede al Comune di Siracusa poco meno 20 miliardi di lire per la costruzione del parcheggio e di un collegamento via mare, con quest’ultimo, però, mai realizzato. Secondo il primo cittadino, l’abbattimento farebbe venire meno i presupposti per l’erogazione di quella somma che, a quel punto, la Regione vorrebbe indietro.

L’appello del Comitato

Secondo il Comitato, ci sarebbero, però, margini di trattative con la Regione, come evidenziato nelle settimane scorse da Articolo 1.  “Esortiamo il nostro primo cittadino a riflettere su questa iniziativa ed a divenirne promotore; qualunque sia il livello di difficoltà, è giunto il momento di affrontarlo senza rimandare ulteriormente e senza sprecare altro denaro pubblico; si cerchino, anche nell’ambito dell’amministrazione regionale, tutte le possibili soluzioni tecniche, giuridiche e finanziarie”