Il successo elettorale di Tiziano Spada, candidato all’Ars nelle liste del Pd di Siracusa, rischia di spazzare via tutti i delicatissimi equilibri all’interno del partito.
Nella competizione interna, Spada, originario di Floridia, ha sconfitto gli esponenti delle correnti del Pd che, da due anni, si contendono la leadership: Gaetano Cutrufo, componente della segreteria regionale del Pd e punta di diamante di una parte dell’area Dem, e Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, entrato poco meno di un anno fa nel partito ma sostenuto nella corsa all’Assemblea regionale siciliana dall’altra porzione dei Dem, riconducibili all’ex segretario Salvo Adorno, e dagli orlandiani, il cui leader è l’ex assessore regionale, Bruno Marziano, lo stesso che, in un’assemblea dell’estate scorsa, pose il veto sulla candidatura di Spada.
Il Pd Siracusa, al momento, è senza guida per via delle dimissioni di Adorno, formalizzate il primo di agosto, ed a capo c’è un coordinamento che vede dentro tutte le correnti del partito. L’assemblea dovrà scegliere il nuovo segretario ma il terremoto elettorale, con l’elezione di Spada e la sconfitta dei candidati delle correnti, è destinato a stravolgere il partito che dovrà tenere conto del risultato delle urne e del conseguente ricambio generazionale.
“Nel Pd non devono esserci epurazioni ma certamente bisognerà avviare una campagna di ricostruzione, attraverso il coinvolgimento della società civile e l’ascolto delle esigenze del territorio” dice a BlogSicilia il neo deputato regionale che usa toni concilianti verso gli avversari interni del partito. Spada non è solo, insieme a lui c’è l’attuale sindaco di Floridia, Marco Carianni, giovanissimo come Spada, 25 anni, intenzionati, entrambi, a rinnovare la classe dirigente del partito.
La sfida elettorale per il primo posto nella lista del Pd è stata tra Spada e Stefio, entrambi candidati “provinciali”, con il primo radicato nella zona tra Floridia e Solarino, il secondo nell’area nord, tra Carlentini, Lentini e Francofonte. E’ stato determinante il voto a Siracusa, dove, in teoria, era dato per favorito Stefio per via della presenza di pezzi da Novanta del Pd, tutti residenti e ramificati nel capoluogo ma è proprio qui che si sarebbe consolidato il successo di Spada.
Per Gaetano Cutrufo è stata una sconfitta cocente: dato per favorito e dopo aver lottato quasi 2 anni per avere la candidatura all’Ars, è arrivato alle spalle, al netto delle sezioni ancora da scrutinare, dei due compagni di squadra. Era andata decisamente meglio 5 anni, quando, in una lista civica a sostegno del candidato alla presidenza, Fabrizio Micari, ottenne intorno alle 6 mila preferenze senza, però, ottenere il seggio. In quel periodo, però, era presidente del Siracusa calcio e la squadra andava a gonfie vele, per cui una buona fetta delle preferenze proveniva dai tifosi azzurri, senza contare il sostegno dell’allora sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo.