- Finisco al Tar le elezioni amministrative di Pachino
- A rischio l’elezione del sindaco Carmela Petralito
- Al centro della vicenda c’è la lista di Fratelli d’Italia
- I ricorrenti sostengono che la lista abbia un simbolo diverso da quello originale
Le elezioni amministrative che si sono tenute a Pachino un mese e mezzo fa, concluse con il successo al primo turno della candidata a sindaco Carmela Petralito, esponente del Centrodestra, sono finite sul tavolo dei giudici del Tar di Catania.
Elezione del sindaco a rischio
L’elezione del neo primo cittadino è a rischio se il Tribunale amministrativo dovesse accogliere il ricorso presentato da Giuseppe Cambareri, candidato nella lista Lega Salvini Sicilia e Antonino Finocchiaro, esponente della lista Terra mia Quartarone sindaco, per cui sono emerse delle irregolarità tali nella presentazione della lista Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni per Petralito sindaco da giustificarne l’annullamento dell’ammissione.
“Annullare anche proclamazione del Consiglio”
E, come conseguenza, ci sarebbe un effetto domino, infatti i ricorrenti, rappresentati dall’avvocato Vincenzo Cambareri, chiedono anche “l’annullamento delle proclamazioni del sindaco di Pachino, avvenuta al primo turno, senza ballottaggio, nonché dei consiglieri del Consiglio Comunale eletti considerando al primo turno del premio di maggioranza”.
Le ragioni del ricorso
Al centro della vicenda, c’è la lista Giorgia Meloni per Petralito sindaco – Fratelli d’Italia, per cui non si è resa necessaria la raccolta della firme, in virtù di una norma regionale in base alla quale “nessuna sottoscrizione è richiesta per i partiti o gruppi politici costituiti presso l’Assemblea regionale siciliana in gruppo parlamentare o che nell’ultima elezione regionale abbiano ottenuto almeno un seggio, anche se presentino liste contraddistinte dal contrassegno tradizionale affiancato ad altri simboli”.
“Contrassegno di Fdi diverso”
Nell’esposto al Tar, i ricorrenti precisano che questa lista è stata presentata alla Sottocommissione elettorale del Comune di Pachino con “un contrassegno modificato rispetto a quello tradizionale del partito Fratelli d’Italia presente all’interno del Gruppo Consiliare della Regione Siciliana”. Secondo i ricorrenti, la modifica consisterebbe nell’inserimento, nel simbolo tradizionale, della scritta Giorgia Meloni per Petralito Sindaco.
Alla luce di queste considerazioni, Cambareri e Finocchiaro, sostengono che la lista Giorgia Meloni per Petralito sindaco – Fratelli d’Italia avrebbe avuto bisogno della sottoscrizione delle firme. Da qui, la richiesta dell’annullamento dell’ammissione.
Il successo al primo turno
La lista contestata ha ottenuto, nella tesi dei ricorrenti, un numero di preferenze tale da consentire a Carmela Petralito di diventare sindaco al primo turno. L’annullamento dell’ammissione della lista avrebbe, invece, come effetto il mancato raggiungimento della soglia del 40% per cui si renderebbe necessario il ballottaggio. Ed è l’obiettivo che i 2 intendono raggiungere, scompaginando il risultato dell’ottobre scorso.
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