Un giovane di 23 anni, Samyr Lamloumi, di Avola, che si trovava dall’agosto del 2017 nel carcere di Caltagirone, accusato di tentata estorsione, è stato accompagnato nella sua abitazione, agli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal magistrato di sorveglianza di Catania, in relazione al decreto del Presidente del Consiglio “sulla necessità di snellimento delle carceri” dice l’avvocato Natale Vaccarisi, difensore del giovane ed autore dell’istanza che è stata accolta.

L’indagato era stato arrestato nel febbraio del 2017 dagli agenti del commissariato di polizia di Avola dopo la denuncia di un giovane donna, una conoscente del ventitreenne. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’avolese si sarebbe fatto  dare dalla vittima una foto molto compromettente ed una volta in suo possesso avrebbe minacciato di divulgarla su Facebook se non gli avesse consegnato del denaro. Il ragazzo, qualche mese prima di quella vicenda, sarebbe rimasto coinvolto in una rapina ai danni di una tabaccheria di Avola.

“Il magistrato di Sorveglianza nell’accogliere la richiesta ha fatto  deciso che sussistevano tutti gli elementi previsti dal decreto legge nonché dalla legge 199/10” spiega l’avvocato Natale Vaccarisi.