Sono 400 i casi di sfratto a Siracusa, come denunciato dal Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari, che teme una crescita del fenomeno, a seguito dell’emergenza sanitaria.
“La scarsa attenzione del governo regionale – dice Salvatore Zanghì, segretario generale del Sunia – sul tema delle locazioni, e dell’emergenza abitativa, rischia di produrre drammi sociali. I dati ufficiali annualmente diffusi, sugli sfratti delle locazioni abitative nella nostra città, sfiora ogni anno 400 casi, tale dato, è soggetto ad un aumento significativo anche quest’anno, vista l’emergenza epidemica in corso nonostante gli importanti interventi economici e normativi del governo nazionale”
“Rammarica dovere affermare, che la scarsa attenzione al tema da parte del governo regionale, e la quasi totale assenza di provvedimenti a sostegno delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori, in disagio socio-economico, sta mettendo a dura prova migliaia di famiglie nella città, ma anche nell’intera regione” aggiunge Salvatore Zanghì, segretario generale del Sunia.
Secondo quanto denunciato dal sindacato, sono tanti i soldi che mancano alle famiglie. “Dopo lunghi mesi, centinaia di famiglie, attendono ancora, il pagamento – attacca Salvatore Zanghì, segretario generale del Sunia – delle quote spettanti e previsti nel bando integrazione all’affitto per le locazioni in corso nel 2018, altrettanto, si attende la pubblicazione del bando per le morosità incolpevoli, a questi si aggiunge il disagio, causato dai proclami del presidente della Regione, preannunciando una copertura di sei mensilità di canone di locazione in favore degli assegnatari di case popolari, mai concretizzati”
“Invito il governo regionale a convocare immediatamente e nel rispetto dei limiti imposti dall’emergenza incorso, i sindacati della casa per un confronto e determinare scelte operative in soccorso alla popolazione” conclude Salvatore Zanghì, segretario generale del Sunia.
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