Il Tribunale di Siracusa ha assolto Giovanni Padua, 32 anni, solarinese, dall’accusa di estorsione ai danni di un uomo e prosciolto dal reato di lesioni nei confronti della stessa persona.

Le botte e la richiesta di denaro

L’imputato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, secondo la tesi della Procura di Siracusa, avrebbe preso a botte la presunta vittima per la restituzione di alcune somme in denaro dovute, nella tesi accusatoria, al padre del 32enne.

Il pm aveva chiesto condanna a 4 anni

Al termine della requisitoria, il pm aveva sollecitato una condanna pari a 4 anni di reclusione ma il collegio lo ha assolto dall’accusa di estorsione.

Indagato per un’altra vicenda

Lo stesso Padua è indagato per un’altra vicenda, legata ad un agguato a colpi di arma da fuoco, avvenuto nel marzo scorso, in contrada Monasteri, a Floridia, al confine con Siracusa, ai danni di Francesco Brunno, un intermediario finanziario.

La confessione e ritrovamento arma

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, successivo all’arresto, emesso dallo stesso gip ed eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa, Padua, accusato di porto in luogo pubblico di arma da sparo e lesioni aggravate, aveva ammesso le sue responsabilità, collaborando con gli agenti di polizia, che, grazie alle indicazioni dell’indagato, hanno trovato l’arma.

Il movente

Secondo la polizia, il movente sarebbe riconducibile ad un’accesa lite tra i due, in particolare il 32enne avrebbe accusato la vittima ritenendola responsabile di un “presunto” tentativo di furto perpetrato la sera prima all’interno del cantiere di suo padre.

Le indagini e le tracce di sangue

Non è stato agevole per gli agenti di polizia risalire all’autore della gambizzazione. Nel corso dei sopralluoghi, sono state rinvenute delle tracce di sangue nell’agenzia dove lavora il floridiano, inoltre sono state acquisite immagini estrapolate dai diversi sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità del luogo dell’aggressione, grazie ai quali è stato possibile identificare l’indagato.