Ha ammesso di essere stato lui a premere il grilletto contro Francesco Brunno per via di alcuni dissidi con la vittima. Giovanni Padua, 32 anni, di Solarino, nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Siracusa , lo stesso che, nei giorni scorsi, aveva firmato la misura cautelare, ha ammesso i fatti contestatigli dalla Squadra mobile e dalla Procura di Siracusa. L’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha anche sostenuto di voler aiutare le forze dell’ordine a scovare la pistola da cui sono esplosi due colpi di pistola che hanno centrato alla gamba la vittima, un intermediatore finaziario.
Le accuse
Padua, che dopo l’interrogatorio è tornato in cella, nel penitenziario di Siracusa, è accusato di porto in luogo pubblico di arma da sparo e lesioni aggravate
Il movente
Secondo la polizia, il movente sarebbe riconducibile ad un’accesa lite tra i due, in particolare il 32enne avrebbe accusato la vittima ritenendola responsabile di un “presunto” tentativo di furto perpetrato la sera prima all’interno del cantiere di suo padre.
Le indagini e le tracce di sangue
Non è stato agevole per gli agenti di polizia risalire all’autore della gambizzazione. Nel corso dei sopralluoghi, sono state rinvenute delle tracce di sangue nell’agenzia dove lavora il floridiano, inoltre sono state acquisite immagini estrapolate dai diversi sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità del luogo dell’aggressione, grazie ai quali è stato possibile identificare l’indagato.
Scovata droga in casa
Gli agenti della Squadra mobile si sono recati nell’abitazione del presunto aggressore non solo per arrestarlo ma anche per perquisire la casa, forti di un provvedimento firmato dal pm della Procura di Siracusa, certi che avrebbero trovato qualcosa di sospetto. Al termine degli accertamenti, la polizia ha rinvenuto un rilevante quantitativo di stupefacente, ed in particolare 200 grami di hascisc e 422 grammi di marijuana. Per questo motivo, Padua risponde anche di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio.
Commenta con Facebook