Il ragioniere capo del Comune di Siracusa, Giorgio Giannì, è indagato con l’accusa di falso ideologico.
La Procura di Siracusa ipotizza che il funzionario, tra il 2011 ed il 2017, abbia iscritto a bilancio crediti non più riscuotibili da parte dell’amministrazione comunale.
Cioè avrebbe portato in bilancio crediti che di fatto sapeva non sarebbero mai stati riscossi.
Il ragioniere capo nei giorni scorsi si è presentato spontaneamente in Tribunale rigettando le accuse e spiegando di aver agito secondo quanto indicato dalla Corte dei Conti.
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