C’è un caso Augusta a Fratelli d’Italia dopo le elezioni del 27 aprile del Libero consorzio vinte da uno schieramento che vedeva dentro pezzi importanti del Centrodestra, tra cui Grande Sicilia-Mpa, Lega e Dc. Sotto osservazione, ci sarebbe il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, iscrittosi poco meno di un anno fa nel partito del presidente del Consiglio e molto vicino al deputato regionale, Carlo Auteri, eletto nelle liste di FdI ma ormai nel gruppo misto, e schieratosi nella tornata della settimana scorsa con il raggruppamento attorno a Michelangelo Giansiracusa.
L’influenza di Carta
Uno degli alleati più solidi dell’amministrazione di Augusta è il deputato Ars di Grande Sicilia-Mpa, Peppe Carta, il vero regista della coalizione vincitrice delle elezioni dell’ex Provincia e protagonista, nei giorni scorsi, di uno scontro molto duro con Luca Cannata, che lo ha accusato di tradimento politico, senza contare che Forza Italia, con il suo coordinatore provinciale, Corrado Bonfanti, ha attaccato Grande Sicilia, accusato di aver sabatato il patto federativo.
L’ultimatum di FdI prima delle elezioni
I vertici di Fratelli d’Italia, con in testa il commissario provinciale, Salvo Coletta, braccio destro di Luca Cannata, su input del commissario regionale, Luca Sbardella, prima dell’apertura delle urne aveva dato delle indicazioni precise: votare la list di FdI e contestualmente presentare scheda bianca sulla presidenza del Libero consorzio, pena l’espulsione.
Mancano due voti da Augusta
Secondo fonti politiche autorevoli ad Augusta mancherebbero dei voti nella lista: a quanto pare, nei conti del partito sarebbero dovuti transitare 4 preferenze, quella del sindaco e di 3 consiglieri comunali, verso uno dei candidati di Fratelli d’Italia allo scranno del Libero consorzio. Solo che ne sarebbero arrivati solo due: un fatto che è suonato come un campanello d’allarme per i vertici provinciali del partito che avrebbero messo sotto osservazione il sindaco di Augusta. Peraltro, la situazione politica ad Augusta è talmente incerta che è stato “congelato” il congresso comunale di FdI.






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