• Un dono al presidente della Repubblica in occasione del 2 Giugno
  • Perle di mandorle per la fine del settennato di Mattarella
  • L’iniziativa di un mastro pasticcere e di un giornalista siracusani

Perle di mandorla al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per il suo ultimo 2 Giugno da Capo dello Stato”. E’ l’iniziativa di un mastro pasticcere e di un giornalista, Franco Neri e Aldo Mantineo, entrambi siracusani, nel ricordo dei 75 anni del referendum, il cui esito sancì la nascita della Repubblica italiana.

Un dolce per l’Italia

“Il nostro omaggio di quest’anno, peraltro, chiude un ciclo di iniziative iniziato il 7 gennaio con il deferente saluto al Tricolore nel 224.mo anniversario – spiegano i due ideatori dell’iniziativa –  della sua adozione e proseguito, il 17 marzo – in occasione del 160.mo anniversario dell’Unità d’Italia –con l’avvio del ciclo di brevi video didattici rivolti ai ragazzi delle scuole medie (assieme all’Istituto comprensivo Elio Vittorini) dedicato a cinque figure maggiori del Risorgimento Siracusano”.

Le perle a Mattarella

Nei giorni scorsi, è arrivato al Capo dello Stato il “dolce omaggio”.  “Le perle di mandorla abbiamo inviate  al Presidente della Repubblica che tante volte ci ha fatto pervenire il suo ringraziamento per il “gradito dono” nel quale si fondono sapienza dolciaria artigianale e promozione di alcuni dei valori più importanti che permeano la vita della Repubblica e la Carta” spiegano Mantineo e Neri.

L’omaggio alla Repubblica

In un post, i due siracusani rendono omaggio alla Repubblica italiana. “E’ una splendida donna di 75 anni che in maniera instancabile sta dietro  – scrivono i due siracusani  – ai tanti affanni che la sua grande famiglia gli procura, indica i nuovi orizzonti verso i quali guardare all’insegna della correttezza, del dialogo, della lealtà, della trasparenza dell’agire. Una splendida donna presente nella vita di ciascuno di noi e, naturalmente, già vaccinata. Anzi, probabilmente è l’unica che il vaccino l’abbia fatto nel momento stesso in cui ha visto la luce per la prima volta, in un periodo difficilissimo della nostra storia più recente”