Era già gremita da almeno un’ora piazza Duomo in attesa che il simulacro di Santa Lucia uscisse dalla Cattedrale per iniziare la processione fino alla Basilica di Santa Lucia dopo ben 2 anni. La pandemia ha impedito il secolare abbraccio della città con la vergine, il cui martirio si consumò proprio il 13 dicembre.

Folla in piazza Duomo

E così, in tanti, oggi pomeriggio, si sono presentati all’appuntamento, circa 5 mila persone erano in piazza Duomo e quando il simulacro è arrivato sul sagrato della chiesa è partito l’applauso per salutare la patrona della città. Molta commozione, tanti visi erano rigati dalle lacrime, numerosissimi i telefoni spianati per immortalare il passaggio del fercolo in mezzo alla folla dei fedeli.

Il sole dopo l’uscita del simulacro

Si temeva per il maltempo, le previsioni alla vigilia non erano molto confortanti ma dopo i primi “passi” mossi dal simulacro, portato in spalla dai berretti verdi, è spuntato il sole. Davanti alla statua, le reliquie della martire siracusana, trasportate, anche queste in spalla, da donne. Sebbene ormai da due anni sia l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto era all’esordio dal balcone dell’arcivescovado con migliaia di fedeli ad ascoltarlo.

Il discorso dell’arcivescovo

Il pastore della chiesa siracusana ha posto l’accento sui gravi problemi che tutti stanno attraverso, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, capace di paralizzare aziende e famiglie. Accanto a lui, l’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano.

“Anche la statua della nostra cara Patrona – ha detto l’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto – per un verso ci ricorda l’incrollabile fierezza di Santa Lucia la quale non si è lasciata intimorire dinanzi alle difficoltà e alle minacce, tenendo sempre fisso lo sguardo su Dio, per un altro verso incoraggia anche noi a non farci prendere dallo sconforto nella situazione di grande incertezza che stiamo attraversando a causa degli strascichi della pandemia, della brutalità delle guerre e della grave crisi energetica ed economica che mette in difficoltà famiglie, commercianti, lavoratori, disoccupati e incrementa il numero dei poveri”.

In serata l’arrivo del simulacro alla Basilica di Santa Lucia, nel rione della Borgata, poi il 20 dicembre il rientro in Cattedrale.

 

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