Niente green pass o mascherine. A Francofonte, cittadina del siracusano dove ancora vige la zona arancione per l’alto numero di positivi al coronavirus e la scarsa adesione alle vaccinazioni anti-covid, sono scattati nello scorso fine settimane dei controlli rigidissimi. I riscontri non hanno tardato ad arrivare: ai carabinieri è bastato presidiare le zone della cosiddetta movida, o comunque di aggregazione specie per i più giovani, per verificare come ancora in tanti non rispettano le misure di contrasto al contagio.

Il servizio d’intesa tra carabinieri e prefettura

I carabinieri della compagnia di Augusta, d’intesa con la prefettura di Siracusa, hanno intensificato i controlli in tutto il territorio di propria competenza finalizzati alla verifica del rispetto delle norme previste per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da covid-19. Particolare attenzione al comune di Francofonte, unico della provincia ancora in zona arancione, provvedimento prorogato fino al 21 settembre prossimo con l’ordinanza della presidenza della Regione Siciliana 91/2021.

Focus sui luoghi di potenziale aggregazione

Nell’ultimo weekend, a conclusione di mirati servizi, i militari della compagnia carabinieri di Augusta hanno controllato i luoghi di aggregazione dove si concentrano molti giovani, soprattutto piazze, vie del centro e bar, identificando 186 persone e 76 veicoli. Nel corso dei servizi sono state elevate 12 sanzioni amministrative ad altrettante persone poiché, in orario notturno, non rispettavano l’obbligo di essere munite di “certificazione verde”, il cosiddetto green pass, in area arancione in base al decreto legislativo 52/2021 e, inoltre, per il mancato uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Aree con scarsa adesione alla vaccinazione

Particolare attenzione è rivolta dalla prefettura e dall’arma dei carabinieri della provincia di Siracusa alle aree dove, a causa della scarsa percentuale di popolazione vaccinata, sono stati presi provvedimenti più restrittivi, ribadendo l’importanza della vaccinazione quale unico strumento di difesa dal coronavirus.

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