Il Tribunale del Riesame di Catania ha disposto la scarcerazione di Gabriele Carbone, siracusano, accusato di una serie di furti nei supermercati a Ragusa.
I furti e l’ordinanza del gip
E’ stato destinatario di una misura cautelare in carcere emessa nel novembre scorso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa ed insieme a lui, in cella, è finito pure il padre, Salvatore Carbone, 70 anni, anche lui siracusano. Secondo quanto emerge nella ricostruzione della Procura di Ragusa, i due indagati si sarebbero resi protagonisti di alcuni colpi nelle attività commerciali del capoluogo ibleo, creando non poca apprensione in città.
Le indagini
Ne sono scaturite delle indagini, coordinate dai pm di Ragusa, che, grazie al contributo delle forze dell’ordine locali che si sarebbero avvalsi delle immagini delle telecamere di sicurezza, avrebbero identificato i due presunti autori. Il cerchio si è stretto attorno ai due siracusani e così la Procura di Ragusa, certa delle conclusioni a cui è giunta, ha presentato al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa la richiesta per le emissioni delle misure cautelari.
L’esecuzione delle misure
Gli inquirenti si sono presentati, così, nell’abitazione dei due indagati che hanno avuto il tempo di portare con se gli effetti personali per poi essere trasferiti in carcere, nel penitenziario di contrada Cavadonna, alla periferia sud di Siracusa.
Il ricorso della difesa
Il difensore degli indagati, l’avvocato Junio Celesti, ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Catania che nelle ore scorse ha preso la sua decisione: mentre Salvatore Carbone rimarrà in cella, il figlio potrà tornare nella sua abitazione, seppur in stato di arresto.
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