• Raffica di furti di cavi elettrici sulla strada che collega Siracusa e Belvedere
  • La Lega denuncia l’azione di una banda di ladri
  • Appello ai residenti per identificare i responsabili
  • La strada è al buio ed il rischio incidenti è elevato

E’ uno dei tratti di strada più importanti che lega la città al suo quartiere più a nord: Belvedere. Da giorni si procede praticamente al buio per via del furto dei cavi elettrici e nonostante l’intervento dei tecnici del Libero consorzio di Siracusa i ladri continuano con le loro scorribande.

La mano dei ladri

“Ignoti, in questi giorni, hanno provveduto a rubare i cavi elettrici che servivano per alimentare i corpi illuminanti della Belvedere-Siracusa” dicono il commissario provinciale, Enzo Vinciullo e l’ex presidente del Consiglio comunale, Mauro Basile che si sono recati dalle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto.

“Aiutateci a cercare i responsabili”

Da qui l’appello degli esponenti della Lega,  ai residenti di collaborare per rintracciare i responsabili.

“Se riuscissimo ad individuare almeno il giorno – spiegano i due esponenti della Lega –  in cui è avvenuto il furto, potremmo assicurare alla giustizia gli autori dell’accaduto, recuperare i fili e di conseguenza riattivare il servizio, se invece non si riuscirà ad accertare gli autori materiali del furto, è chiaro che difficilmente l’impianto potrà essere riattivato in quanto la ex Provincia non ha le risorse necessarie per poter realizzare nuovamente l’impianto elettrico terminato da qualche mese”.

Strada al buio, “rischio incidenti”

C’è anche il rischio per la sicurezza delle persone che transitano in questa strada. Senza illuminazione il rischio di incidenti è elevato.

“In questa vicenda, veramente amara, in cui nessuno ha rispetto per la vita umana che adesso continuerà ad essere a rischio dal momento che quel tratto stradale è particolarmente pericoloso e necessita di una illuminazione costante, il coinvolgimento dei cittadini è quanto mai necessario” spiegano il commissario provinciale, Enzo Vinciullo e l’ex presidente del Consiglio comunale, Mauro Basile