Il Gup del Tribunale di Siracusa, Francesco Alligo, ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti di una 53enne di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano. La donna, assistita dagli avvocati Antonino Campisi e Antonio Cappello, era stata iscritta nel registro degli indagati per calunnia dopo la denuncia di una dipendente di un negozio di compro oro di Pachino.

Il furto di gioielli in casa

I fatti risalgono alla fine di gennaio dello scorso anno quando la 53enne subì il furto di alcuni preziosi che conservava nella sua casa, in particolare i ladri  portarono via orecchini e braccialetti che, oltre al valore economico, avevano un patrimonio affettivo notevole per la vittima. In qualche modo, la donna avrebbe saputo che i gioielli sarebbero finiti in un compro oro e così si sarebbe recata nell’attività commerciale incontrando una dipendente del negozio.

I preziosi in un compro oro

La 53enne avrebbe rivendicato la proprietà di quei preziosi ed in attesa che fosse fatta luce sulla vicenda, avrebbe chiesto all’impiegata che sarebbe stata pronta a consegnarle del denaro per “bloccarle” i gioielli prima che finissero in fonderia.

Secondo quanto emerso nella ricostruzione della difesa della 53enne, i braccialetti e gli orecchini sarebbero stati fusi e quando la donna ne venne a conoscenza avrebbe protestato contro quella dipendente, contro la quale ha poi presentato una denuncia per appropriazione indebita.

La denuncia alla proprietaria dei preziosi

L’impiegata, a sua volta, ha denunciato la 53enne per calunnia, per cui si è aperto un procedimento giudiziario proprio contro la vittima del furto, contestualmente, però, gli inquirenti sarebbero riusciti ad identificare i presunti autori del furto in casa.

Presunti ladri a giudizio

Nelle ore scorse, si è svolta al palazzo di giustizia di Siracusa l’udienza preliminare davanti al gup di Siracusa relativa alla calunnia, che si è conclusa favorevolmente per la 53enne. Ci sarà, invece, un processo per i presunti ladri che sono stati rinviati a giudizio.