• Bandiere contro l’omofobia in tre Comuni del Siracusano
  • Hanno aderito Siracusa, Floridia e Priolo
  • Il messaggio del presidente della Repubblica

Le bandiere arcobaleno sono state esposte nel comune di Siracusa e Floridia mentre a Priolo sventola anche il nome di Arcigay, in occasione della “Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia la bifobia e la transfobia” che si celebra oggi in tutto il mondo.

“Messaggio importante”

“E’ un messaggio importante – dice la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala – che le amministrazioni comunali abbiamo aderito a questa iniziativa per fare capire che viviamo in un periodo storico dove sia i diritti civili sia quelli umani hanno particolarmente bisogno di essere tutelati”.

“Sensibilità di 3 Comuni”

“Con l’esposizione della bandiera rainbow – dice Lucia Scala – le amministrazioni di  Siracusa, Floridia e Priolo, oltre a mostrare la propria sensibilità, hanno metaforicamente abbracciato la politica inclusiva e il sostegno affinché il DDL Zan sia approvato in tempi rapidi in un momento in cui è impossibile scendere in piazza, per via dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, a manifestare”.

“Un’iniziativa importante – conclude la presidente di Arcigay – quella dell’esposizione delle bandiere arcobaleno in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia la bifobia e la transfobia che dimostra ancora una volta la presenza di Arcigay Siracusa nel territorio”.

Messaggio di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. “Le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perchè laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica – dice il Capo dello Stato”.

“La società viene arricchita dal contributo delle diversità. Disprezzo, esclusione nei confronti di ciò che si ritiene diverso da sè, rappresentano una forma di violenza che genera regressione e può spingere verso fanatismi inaccettabili. La ferita inferta alla singola persona offende la libertà di tutti” conclude Mattarella.

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