- Attacco di Forza Italia al sindaco dopo la nomina dei 5 nuovi assessori della giunta
- Secondo il commissario forzista, il primo cittadino è isolato politicamente
Affondo del commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata, nei confronti del sindaco di Siracusa, che, proprio ieri, ha varato la nuova giunta con ben 5 nuovi assessori.
L’isolamento del sindaco
Secondo l’esponente forzista, il primo cittadino è ormai isolato politicamente, dopo le dimissioni, nei mesi scorsi, di due assessori di Italia Viva, e di Carlo Gradenigo e Rita Gentile, appena due giorni fa, esponenti di Lealtà e Condivisione, alleato di Italia alle elezioni del 2018. In più, ci sono le dimissioni di Maura Fontana, a capo della Mobilità, vicina a Gaetano Cutrufo del Pd ma andata via perché non in linea con le scelte politiche del sindaco.
“Il Re è nudo”
“Ma, come avevamo immaginato, il Re è nudo! E, come nella favola di Andersen, è costretto a sfilare svestito, fingendosi estasiato per l’inesistente tela tessuta, pur di celare ciò che appare una palese verità. Abbandonato, persino in malo modo, da quasi tutti coloro che l’avevano sostenuto” attacca il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata.
Gli ex alleati del sindaco
Prima di dimettersi, Maura Fontana, in una lettera, ha spiegato le sue ragioni non lesinando critiche al sindaco. “Dichiarazioni che, sommate a quelle di esponenti del PD e di Italia Viva, già primi sostenitori del Sindaco, danno la misura dei tanti limiti, non solo politici, che hanno caratterizzato la sindacatura Italia” dice il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata.
“Per il resto, la stucchevole tristezza di allusioni – dice Alicata – rivolte ai suoi ex sodali, assessori o partiti, accusati di aver “pensato ad interessi clientelari, ai propri interessi o a quelli del partito di appartenenza”, che dovrebbe indignare non poco tali “innominati”. Per parte nostra, orgogliosamente fuori da tale Circo Barnum, auguriamo ai nuovi assessori oltre un buon lavoro, di ben operare nell’interesse esclusivo della città, pur nel breve lasso di tempo che ci separa da nuove, liberatorie elezioni”
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