“Corrado Loreto, ancora una volta, dimostra la propria ignoranza nel campo delle procedure di legge della Pubblica amministrazione, sbagliando nel merito e nel metodo ad attaccare l’amministrazione comunale di Avola”.

Così il sindaco di Avola, Luca Cannata, che replica al leader del movimento Idee per la città, Corrado Loreto, il quale, su BlogSicilia, ha duramente attaccato l’amministrazione guidata dall’esponente di Fratelli di Italia, in merito agli incarichi di consulente legale agli avvocati, Giuseppe Napoli, coordinatore provinciale di FdI, e  Titti Bufardeci, ex vicepresidente della Regione.

“Scelte nel rispetto della legge”

““Il metodo usato nelle nostre scelte – dice a BlogSicilia il sindaco di Avola, Cannata – è quello del rispetto della legge  tenendo ben presente il criterio del merito in una scelta comunque fiduciaria di avvocati che devono farci vincere le cause e dunque assistere legalmente il Comune ed evitare così di pagare altri debiti, come accaduto per i danni del passato che hanno penalizzato il comune portandoci sull’orlo del dissesto. Dissesto, ricordo, evitato grazie alla mia amministrazione, riuscita addirittura a rilanciare la città”.

I controlli della Corte dei Conti

Il sindaco di Avola, in merito alle accuse di spese pazze, respinge, con forza, la tesi di Loreto, “prova ne sono i controlli della Corte dei Conti e la regolarità sull’affidamento dei lavori: si è operato nel rispetto delle leggi e non sono mai state privilegiate aziende o professionisti, siano essi locali o non locali”.

“Non conosce la pubblica amministrazione”

Loreto, nel suo affondo, ha pure sostenuto che, per alcuni lavori, l’amministrazione avrebbe privilegiato le aziende di altre città, a scapito di quelle locali.  “Loreto, che ha fatto il consigliere comunale – spiega Cannata – non ha imparato nulla e sconosce il funzionamento della macchina amministrativa e pertanto delle regole della separazione dei poteri e della libera concorrenza. Non decido io infatti chi deve eseguire un lavoro pubblico ma sono scelte effettuate sul mercato dagli uffici secondo le leggi”.

“Non ci sono stati favoritismi di alcun tipo, in questi anni, così come dimostrato dal fatto che la mia amministrazione è stata controllata da tutte le autorità competenti denotando sempre correttezza dell’operato” alludendo al suo proscioglimento da un’inchiesta della Procura di Siracusa per truffa e falso ed al pronunciamento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha chiuso il procedimento avviato nei confronti del Comune per mancanza di presupposti per lo scioglimento per infiltrazione mafiosa.

“Io e mia sorella eletti”

Cannata replica, infine, alle contestazioni di Loreto che, in modo sarcastico, riferendosi al sindaco ed alla sorella, Rossana, deputata all’Ars, si era chiesto se entrambi avessero vinto un concorso.

“Loreto sbaglia con sé stesso e sua sorella Marina semmai, perché – dice Cannata – noi siamo stati regolarmente eletti e ci siamo più volte sottoposti al giudizio degli elettori e dunque le cariche che ricopriamo sono per volontà del popolo mentre Loreto, evidentemente in stato confusionale, dimentica invece che proprio sua sorella non solo non ha vinto alcun concorso ma (mentre Loreto stesso ricopriva la carica di consigliere comunale) fu nominata senza alcuna competenza in materia tra i consiglieri di amministrazione dell’Ato rifiuti 2, in un ente che negli anni ha prodotto solo debiti e rifiuti nel territorio. Per fortuna poi l’Ato venne commissariato. Loreto ancora una volta ha perso una buona occasione per tacere .”