- Processo per un incendio doloso che vede una donna come imputata
- Una testimone ha raccontato la sua verità in aula
- Le due donne sono vicine di casa
- L’imputata nega le accuse
- I fatti si sono verificati nel luglio del 2019 a Villasmundo
“Ho bloccato con la macchina quella donna che ho colto in flagranza di reato”. E’ la ricostruzione resa in aula da una testimone nel corso di un processo al palazzo di giustizia di Siracusa che vede alla sbarra una donna accusata di incendio doloso.
Incendio a Villasmundo
I fatti si riferiscono al luglio del 2019 quando nella zona di Villasmundo, frazione di Melilli, a nord del Siracusano, scoppiò un rogo, per cui l’imputata venne ritenuta responsabile e tratta anche in arresto, ai domiciliari, dopo le accuse mosse da una vicina di casa.
Testimonianza in aula
E proprio quest’ultima è stata sentita dal pm della Procura e poi dal difensore dell’imputato, l’avvocato Puccio Forestiere, a cui la testimone ha confermato che quel giorno fermò la donna, convinta di una sua fuga dopo aver scatenato un incendio.
Accuse respinte
Accusa che è respinta con forza dall’imputata, rimessa in libertà poche ore dopo la misura cautelare. Nel corso della sua deposizione, la testimone ha raccontato di aver visto prima del fumo e poi una persona, fino a quando si è imbattuta nella vicina, che “mi disse di aver chiamato il marito per fare arrivare i soccorsi” e quando venne bloccata con la macchina “mi chiese di spostarmi perché avrebbe voluto mettersi in sicurezza”.
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