Non piace alla Cgil Siracusa l’ipotesi di trasferimento dell’Hospice e di Fisiatria dall’ospedale Rizza di Siracusa in un’altra struttura sanitaria, presumibilmente il Trigona di Noto. Il motivo consisterebbe nei lavori di ristrutturazione nei locali dove ci sono i due reparti, come denunciato ieri dal coordinatore del Mpa Siracusa, Mario Bonomo.

“Reparti spostati come pedine”

“La sensazione che ho su questa vicenda è che la direzione dell’Asp di Siracusa non si smentisce, agendo con iniziative estemporanee ma quando parliamo di trasferimenti di reparti dobbiamo tenere a mente che non si spostano pedine o scatole” dice a BlogSicilia il segretario della Cgil Siracusa, Roberto Alosi.

“Ci sono malati terminali”

Il segretario della Cgil Siracusa solleva la questione dei disagi dei pazienti dell’Hospice.  “Si utilizza una logica aziendale, non tenendo conto delle conseguenze che questo avrebbe sui pazienti e sui loro familiari. Stiamo parlando di malati terminali, per cui occorre tanta sensibilità e senso di umanità, e immaginiamo lo stato d’animo dei parenti costretti a recarsi a Noto o ad Augusta” spiega Alosi

“Ancora una volta cala questa coltre di silenzio, come se l’azienda sanitaria – dice a BlogSicilia Alosi – fosse una struttura separata dal tessuto sociale nel quale opera. Questo è insopportabile, del resto l’Asp fa fatica a parlare con le stesse istituzioni, a parte il Comune presso cui saranno trasferiti i due reparti”

Manca pianificazione della sanità

Secondo il segretario della Cgil Siracusa nella gestione della sanità si procederebbe per emergenze, senza una programmazione.

“Si sapeva certamente da prima che si sarebbero – dice Alosi – dovuti realizzare i lavori nei due reparti dell’ospedale Rizza, per cui sarebbe stato opportuno una pianificazione. A nostro parere, la direzione generale non ha un piano strategico che possa mettere in sicurezza la salute della provincia. Si muovono cercando di mettere pezze alle emergenze che, di volta in volta, esplodono: dalle liste di attesa al Pronto soccorso che scoppia tanto per fare qualche esempio”.