- Scontro sulla gestione della società idrica del Comune di Noto che è stata commissariata
- Rimpallo di responsabilità tra il sindaco Bonfanti e l’ex sindaco Leone
- L’Aspecon è stata commissariata nei giorni scorsi
E’ scontro sull’Aspecon, la municipalizzata del Comune di Noto che gestisce il servizio idrico e fognario della città barocca.
I guai economici della società idrica
La società è stata commissariata dal sindaco, Corrado Bonfanti, per le gravi difficoltà economiche, causate, secondo lo stesso capo dell’amministrazione di Palazzo Ducezio, da riscossioni bassissime che hanno tolto liquidità. Della cattiva gestione dell’Aspecon, l’ex sindaco Raffaele Leone ritiene responsabile Bonfanti, il quale, nelle ore scorse, sulla sua pagina social, ha pubblicato un lungo commento, corredato da vecchi articoli di giornale, ricordando le origini della municipalizzata, sorta ai tempi della giunta Leone, senza mai citarla ma l’allusione è abbastanza chiara.
Le domande di Bonfanti
“Chi scrisse lo statuto così da potersi nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione ? Chi erano – scrive Bonfanti – i 5 componenti (oggi sono 3) e quali competenze avevano e quali compensi portavano a casa ? Chi ha dato 500.000.000 milioni di lire del Comune di Noto all’Aspecon che avrebbe dovuto restituirli”.
“Chi ha “regalato” all’Aspecon un ulteriore debito di quasi 500.000.000 milioni di lire per due anni quali residuo di un mutuo contratto dal Comune di Noto per la costruzione di un depuratore ? Chi si è costruito un giocattolino politico indebitandolo dal primo giorno di nascita di 1.500.000.000 di lire”.
La replica di Leone
“Una fabbrica di automobili – replica Leone, dopo essersi sentito chiamato in causa – costruisce una macchina perfetta, utile e necessaria agli utenti. Arriva uno che non ha mai visto automobili e non le ha mai guidate. La prende, la sbullona, la sbiella. Dopo di che, con quello che resta, si mette al volante e comincia a camminare. Con quell’oggetto, divenuto incontrollabile, investe ed uccide tutti i malcapitati che incontra. Secondo voi la responsabilità dei morti è di chi ha fabbricato la vettura o dell’incapace che l’ha sfasciata e l’ha messa in circolazione?”
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