Siracusa

I migranti a Noto, “gestione dello sbarco pessima, a rischio la nostra economia” tuona la Confcommercio

Non si spengono le polemiche sullo sbarco dei 43 migranti dalla Mare Jonio, di cui 8 trovati positivi al covid19, e sul loro trasferimento in una struttura a Noto, a chilometri di distanza dal centro abitato. Ad intervenire è la Confcommercio che punta l’indice sulla gestione dello sbarco che, a suo parere, rischia di riverberarsi sugli interessi delle categorie produttive.

“È inaccettabile questa incoerenza – taglia corto il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello -. È stato chiesto tanto ai piccoli imprenditori del nostro territorio e sappiamo bene che in molti non si riprenderanno più. È stata limitata la libertà individuale per un bene superiore, quello della salute, e oggi assistiamo ad una azione inaccettabile che vede, con superficialità, mettere a rischio un sistema distrutto dalla pandemia a causa di una disorganizzazione e inefficienza di chi ha gestito questi sbarchi”.

La Confcommercio bacchetta anche la gestione della comunicazione ma senza far riferimenti il pensiero però salta sui primi commenti del presidente della Regione, Nello Musumeci, che, addirittura, ipotizzò di realizzare una zona rossa.

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“Il nostro territorio – continua Piscitello – non può sostenere un ulteriore colpo così forte, sia per la questione sanitaria, sia, in questo caso più evidente, per la ripartenza economica. In questo modo si mette a rischio quel, seppur minimo, tentativo di ritorno alla normalità nei settori trainanti della nostra precarissima economia locale. I commercianti di tutta la provincia sono in uno stato di agitazione per queste scelte, forse prese con troppa superficialità, senza pensare alle ricadute negative specie nell’ambito del turismo”

“La Confcommercio chiede subito che i 43 immigrati, arrivati nei giorni scorsi – spiegano dalla Confcommercio –  ad Augusta e poi trasferiti nel territorio di Testa Dell’acqua, a 20 km dal centro abitato di Noto, siano urgentemente trasferiti in sicurezza e che si cominci a pensare a delle forme di indennizzo per il territorio di Noto, insieme all’intero territorio provinciale a cui è stato inferto l’ennesimo colpo”.

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FOTO FRANCO ASSENZA

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