Lo Stato maggiore dell’Aeronautica militare avrebbe deciso di rafforzare la presenza a Siracusa. E così l’idea che il Comune possa appropriarsi, anche in parte, dell’idroscalo di via Elorina, svanisce per sempre, nonostante i tentativi degli ultimi anni di convincere l’Aeronautica a fare delle concessioni.

L’investimento dell’Aeronautica a Siracusa

Secondo fonti del Governo nazionale, il piano del corpo militare è di realizzare un presidio per operazione di salvataggio e di sorveglianza dei cieli. Esiste già un punto di atterraggio e decollo per un elicottero ma stando ad alcune indiscrezioni l’idea è di costruire un nuovo spazio per un secondo elicottero.

Il dibattito politico sull’Idroscalo

In questi giorni, il Comitato cittadino per la Riqualificazione ed il decoro urbano ha posto il tema del recupero dell’Idroscalo, in particolare “sulla smilitarizzazione del sito e la realizzazione di un water front fino al Molo Sant’Antonio.

A rispondere sono stati sia il sindaco in carica, Francesco Italia, sia l’ex primo cittadino, Giancarlo Garozzo, entrambi candidati alle elezioni del 28 e del 29 maggio. Garozzo si è espresso affermando che “siamo già pronti ad individuare i fondi del Pnrr cui attingere per realizzare quest’opera, almeno fino ai Pantanelli”.

Italia ha ricordato la visita, nel gennaio del 2022, dell’allora sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè che manifestò “la possibilità di valutare una proposta di valorizzazione dell’area”.

Lo stesso sindaco ha, però, ribadito che gli scenari geopolitici sono cambiati: la guerra in Ucraina e la polarizzazione delle posizioni delle grandi potenze hanno, inevitabilmente, cambiato le cose.

Nelle ore scorse, la Cgil ha diffuso una nota in cui chiede ai candidati sindaci di “firmato un patto di impegno sul waterfront”.

L’accordo fallito per la caserma dei carabinieri

Un invito che, però, stando alle indiscrezioni riportate da fonti del Governo nazionali,  resterà tale, vista la decisione dell’Aeronautica militare. Nel 2017, anno dell’amministrazione Garozzo, si era quasi raggiunto un accordo sull’Idroscalo che sarebbe dovuto diventare la sede della nuova caserma dei carabinieri del comando provinciale dei carabinieri.

Venne a Siracusa il generale Tullio del Sette, allora comandante generale, a testimonianza della concretezza del progetto, per il quale erano stati stanziati 3 milioni e 600 mila euro. Non se ne fece poi niente, si decise di stoppare questa iniziativa e Comune ed Arma dei carabinieri hanno poi trovato un’intesa per la nuova sede che sarà realizzata nel rione della Pizzuta.